Con la prima "Guida alle Strade del Vino d'Italia", Le Città del Vino offrono la selezione dei percorsi riconosciuti dalle Regioni, effettivamente operative: sono oltre 70 le "strade del vino" istituzionalizzate in tutta Italia (e 10 quelle attualmente in progettazione o in corso d'opera). "Tante le iniziative collaterali, dalla realizzazione di nuovi percorsi del vino alla riscoperta di antichi itinerari, enosentieri generatisi naturalmente, lungo tappe - vuoi in cantina, enoteca, caseificio o taverna - note da sempre come meta di degustazione in belvedere. Offerte turistiche, enologiche e naturalistiche per le strade del vino, di cui abbiamo voluto ripercorrere - spiega Iole Piscolla, che ha curato la Guida - la storia e la geograficità del territorio. Un tour che attraversa le aree tematiche con cui gli itinerari Doc e Docg si propongono al turista e che valorizza i tesori che fanno di questi itinerari ambienti d'eccellenza. In altre regioni, si affacciano percorsi radicalmente nuovi, candidati a diventare il punto di riferimento di chi ama la vacanza enogastronomica o di chi semplicemente intende trascorrere un week-end in una campagna dove protagonista è la cantina".
La guida delle Città del Vino è uno strumento utile, per informare e agevolare un turismo di qualità, una chiave di lettura alla rete dei servizi offerti dalle strade del vino e dai consorzi turistici: "e per questo - spiega ancora Piscolla - abbiamo voluto sottolineare i numeri delle Strade del Vino come numeri chiave del turismo del vino, utili al reperimento delle informazioni e al collegamento sul territorio dei soggetti interessati, e gli itinerari che presentiamo soddisfano tutti gli standard di qualità necessari al certificato di garanzia della Strada stessa, ovvero requisiti funzionali alla loro esistenza e requisiti facoltativi, utili al miglioramento delle rispettive proposte turistiche".
Oltre ai vini ed alle cantine, la Guida (che determina anche il livello di accoglienza degli ospiti negli uffici turistici, nelle cantine e nei laboratori di produzione e vendita del prodotto tipico), dà anche il "paniere dei prodotti tipici" e quindi segnala i prodotti locali, tipici a denominazione di origine o tradizionali garantiti, ristoranti, taverne, bar storici e wine bar, che consentono ampie possibilità di scelta per conoscere e sperimentare le eccellenze della gastronomia locale.
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