"Non ci deve essere guerra tra il Tocai del Friuli ed il Tokaji ungherese … Io propongo di fare un gemellaggio": così a Nimis, in Friuli, oggi il ministro ungherese della Sicurezza, Ervin Demeter. "E' un importante e nuovo passo avanti nella soluzione della querelle del Tocai", commentano a caldo alcuni produttori friulani. Il ministro Demeter ha quindi spiegato che "non vi è alcuna competizione fra il Tocai ungherese e quello friulano: i rapporti di amicizia tra i produttori dei due Paesi possono consentire non solo di trovare una soluzione alla vicenda Tocai, ma addirittura di arrivare a un gemellaggio fra un comune dell'area del Tokaji ungherese e uno del Friuli".
La proposta, emersa nell'"Incontro dell'amicizia italo-ungherese", promosso dalla Camera di Commercio di Udine, in realtà, e come già anticipato da WineNews (14 settembre 2001), è un po' una sintesi dei ragionamenti sviluppati con le Istituzioni nel viaggio-studio in Ungheria dell’Accademia della Vite e del Vino (supportato dell’Ambasciata Italiana a Budapest), guidata dal professor Calò e dal senatore Riccardo Margheriti, presidente del Comitato Nazionale Doc.
“La proposta, fatta nel settembre dall’Accademia della Vite e del Vino nel Paese dell'Est, è semplice: lanciare una grande campagna di immagine - ricorda Riccardo Margheriti - che faccia capire nel mondo le differenze tra il Tocai ed il Tokaj. Del resto, nei regolamenti dei fondi Ue c’è sempre più l’obbligo di condividere programmi tra Paesi (ed in particolare con quelli che entrano nell’Unione Europea). Tutto questo, chiaramente, a condizione che l’Ungheria torni indietro sulla sentenza che, in sede europea, aveva sollecitato sulla titolarità del nome facendo riferimento a ragioni storiche e culturali, e con l’obiettivo di togliere al Friuli il diritto di usare il nome Tocai. La proposta di collaborazione promozionale e di solidarietà culturale - che almeno nel settembre 2001 è stata ben accolta, trovando anzi un forte interesse nelle autorità ungheresi - è l'unica che permette di operare un salvataggio di un marchio storico per il Friuli (ma anche per il Veneto) altrimenti difficile".
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