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“FONDERE LA TRADIZIONE VINICOLA IRPINA E QUELLA GASTRONOMICA BIRMANA”: E’ LA SFIDA DELLA DI MEO. EVENTO OGGI A NAPOLI, CON LA REGIA DI GELASIO GAETANI LOVATELLI E DELLA PRINCIPESSA BIRMANA BELLAMY …

Italia
Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona

Accostare i propri vini, Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino (cioè il meglio della tradizione campana e meridionale) ad un piatto orientale il Pazun-lon, tipico del sud est asiatico. Il matrimonio tra i vini campani Di Meo (in grande ascesa sulle tavole mondiali), con il loro carattere deciso e aromatico, e i sapori esotici dell’estremo oriente, anch’essi decisi ma aromatici, è una sfida appassionante. Più che un esperimento ci appare già come un modo per aprire in modo sofisticato una innovativa ‘porta del gusto’. Anima dell’evento i tre fratelli Di Meo (che, con ruoli diversi sono attivi nell’azienda di famiglia) sarà la principessa birmana June Bellamy, discendente dalla casa reale e personaggio unico del jet set internazionale. Ad animare la serata e “movimentare” la scena è stato chiamato Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli, uno dei protagonisti del successo del vino italiano nel mondo.

Il ritratto: l’azienda agricola Di Meo

Cuore della Di Meo è lo splendido casale settecentesco, sorto su un casino di caccia dei Caracciolo, principi di Avellino. L'azienda ha attualmente una capacità produttiva annuale di 500.000 bottiglie ed in perfetta sintonia con il programma di rinnovo degli impianti, presto entreranno in produzione i nuovi vigneti, che porteranno ad un consistente aumento della produzione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sia la cura dei vigneti che la raccolta delle uve, sono eseguite ancora oggi scrupolosamente a mano. L’uva proviene solo dalle aziende agricole di famiglia dislocate nelle più tipiche aree di produzione docg, doc ed igt della provincia di Avellino. I processi di vinificazione sono effettuati con l’utilizzo delle tecniche enologiche più moderne. Il progetto di sviluppo della Di Meo è fortemente orientato alla salvaguardia degli antichi vitigni autoctoni ed alla valorizzazione di vini simbolo della storia enologica irpina: un progetto ambizioso, che unisce alla produzione di vini di grande qualità, ed il recupero di un prezioso patrimonio ampelografico. Il sistema di conduzione aziendale Di Meo ha ottenuto l’approvazione dei Lloyd’s per la qualità Iso 9002, del Cermet per il rispetto delle norme in materia ambientale Iso 14001 e dell’Istituto Mediterraneo di Certificazione, per la produzione biologica.

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