L’allarme lanciato alle istituzioni dagli apicoltori italiani agli “Stati Generali” del miele, in settembre a Montalcino, ha trovato finalmente ascolto: la grave crisi del settore apistico, che ha comportato nel 2002 una contrazione della produzione di miele per 7.700 tonnellate (pari al 70% della produzione complessiva), dovrebbe infatti essere affrontata con aiuti per i produttori colpiti pari a quasi 3,834 milioni di euro. “Anche se è stato già predisposto - ha spiegato il ministro per le Politiche Agricole, Giovanni Alemanno - un programma ad hoc, al settore apistico sono state anche estese le norme del decreto legge sugli interventi urgenti a favore del comparto agricolo colpito da eccezionali eventi atmosferici. Tra le ipotesi per far fronte alla crisi c’è anche un intervento attraverso un contributo in conto capitale, fino al 30% del danno subito, a favore degli apicoltori che, nel 2002, hanno subito danni alla produzione di miele, eccedenti l’ordinario rischio d’impresa”. I danni subiti dai produttori sono stimati in 12,7 milioni di euro.
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