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IL MIELE PIU’ BUONO? SI COMPRA DIRETTAMENTE DALL’APICOLTORE. OFFRE MAGGIORI GARANZIE SULLA PROPRIA ORIGINE, E’ MEGLIO CONSERVATO E COSTA MENO

Il modo migliore per comprare miele sano e sicuro? Acquistarlo direttamente da un apicoltore di fiducia. E per trovare tutti insieme i migliori mieli d’Italia basta andare alla “Settimana del Miele” di Montalcino (9-11 settembre), mostra-mercato nazionale tra le più importanti del settore, con una miriade di vasetti in arrivo da tutte le regioni.

Quello dell’acquisto diretto dei prodotti agroalimentari da chi li produce è un fenomeno in rapida espansione anche in Italia, dopo essersi affermato in altri Paesi come Germania e Gran Bretagna. I farmer’s market sono sempre più diffusi, e i consumatori più avveduti vi acquistano frutta e ortaggi freschi a prezzi concorrenziali. Del resto l’incremento del numero di intermediari nella filiera e i viaggi sempre più lunghi rendono i cibi molto più costosi, e anche meno freschi. Lo stesso vale per il miele: comprarlo direttamente da un apicoltore vicino a casa significa contare su un prodotto legato al proprio territorio di origine, più economico e senza dubbio caratterizzato da ottimali proprietà organolettiche, visto che non ha subito spostamenti e non è stato esposto alla luce o a bruschi cambiamenti di temperatura.

Ma soprattutto il vantaggio è legato alla certezza della provenienza del prodotto: sempre più diffuso infatti nel nostro Paese miele di dubbia origine, soprattutto in arrivo dalla Cina. Per questo è importante che i consumatori si abituino a leggere l’etichetta: a partire dal primo agosto dello scorso anno, per effetto del Decreto Legislativo n.179/2004, la parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale, mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell\'Unione Europea, l\'etichetta deve riportare l\'indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.

Prestare attenzione all\'etichetta aiuta a compiere scelte consapevoli e a non cadere nella trappola del falso made in Italy. Tra pochi mesi i consumatori potranno avere una garanzia in più nell’acquisto del miele: è stata infatti presentata, primo caso nel nostro Paese, la richiesta di IGP (Indicazione Geografica Protetta) per il miele toscano.

Il percorso intrapreso dalla Toscana potrà risultare utile a tutta l’apicoltura nazionale, aprendo una strada che già molte altre regioni a vocazione apistica (Liguria, Marche, Umbria, Sardegna) si stanno apprestando a battere. Nel nostro Paese sono oltre 50.000 gli apicoltori, con 1,1 milioni di alveari che ospitano una popolazione di 55 miliardi di api.

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