Il Parlamento europeo sta già affinando le propria controproposta alle opzioni sulla riforma del vino che, domani a Bruxelles, verranno discusse per la prima volta a livello ministeriale. La relatrice del documento sulla riforma del vino per l'Assemblea europea - la parlamentare greca Katerina Batzeli (Pse) - ha già le grandi linee del suo progetto di rapporto che saranno poi discusse con le altre forze politiche.
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- RIFORMA IN PIU' TAPPE: sarebbe utile, per il relatore, realizzare una riforma graduale in due periodi: 2008-2011 e dal 2011 al 2013.
- ESTIRPAZIONE, CONTROLLO PRODUZIONE: la proposta della Commissione Ue, per la relatrice, porterà un colpo irreparabile alla competitività del vino europeo, rovinando il tessuto socio-economico delle aree rurali e creando una serie di problemi ambientali che saranno irrecuperabili in certe regioni. Sul fronte esterno poi, la relatrice ritiene che questa proposta provocherà l'aumento della produzione nei paesi del "Nuovo Mondo" impedendo al vino europeo di riconquistare a medio termine il mercato mondiale. Più in particolare sull'estirpazione, ritiene debba essere facoltativa e basarsi su criteri comunitari unici per definirne l'applicazione accompagnata da interventi strutturali a livello europeo e nazionale. Soluzioni alternative al problema delle eccedenze potrebbero essere dei programmi di abbandono temporaneo e la diminuzione di rese per ettaro. Le rese potrebbero essere limitate da soglie o tetti di natura agronomica da definire per parcelle, sulla base di una nuova classificazione dei vini.
- ARRICCHIMENTO: l'equilibrio e il controllo della produzione oltre alla sorveglianza della pratica di arricchimento del prodotto con zucchero, sono considerati elementi prioritari soprattutto dopo la riforma del mercato dello zucchero nell'Ue.
- REVISIONE IN LINEA CON LA NUOVA PAC: in linea con lo spirito della nuova politica agricola comune (Pac) bisogna stabilire a livello comunitario dei limiti ambientali per i produttori sulla base delle condizioni particolare di ogni stato membro.
- DISTILLAZIONE: sostituire i quattro tipi di distillazioni attualmente in vigore con un regime di gestione delle eccedenze unico: una specie di rete di sicurezza per permettere di sanare progressivamente il mercato durante il primo periodo della riforma. Il regime dovrebbe basarsi sul miglioramento della qualità, la protezione dell'ambiente, l'equilibrio del mercato compensando i viticoltori mediante prestazioni vitivinicole.
- NEGOZIATO WTO: l'Ue, per la relatrice, deve perseguire l'obiettivo di consolidare a livello mondiale l'immagine di qualità dei vini europei, negoziare al round multilaterale evitando di sopprimere il divieto di vinificazione dei mosti importati e di miscelare i vini europei e i vini importati.
Fonte: Ansa
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