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ASTA DEL BAROLO: PER PARTECIPARE ... BASTA UN CLIK. QUEST'ANNO ANCHE ON-LINE L’EVENTO, DI SCENA IL 24 SETTEMBRE, IDEATO DALLA CANTINA GAGLIARDO SI POTRÀ PARTECIPARE

Un grande vino, il Barolo. Esce dalla cantina, viaggia via internet e arriva in tutto il mondo. No, non siamo arrivati alla realizzazione del teletrasporto, ma all’Asta del Barolo (edizione n. 9), che, come di consueto, si svolgerà anche via web. Il 24 settembre (ore 15), all’evento, di scena nella cantina di Gianni Gagliardo in La Morra (Cuneo), patrocinato dalla Regione Piemonte, il Ministero per le Politiche Agricole e il Ministero delle Attività Produttive, saranno collegati anche l’Hotel Ritz Carlton di Hong Kong, partner ormai consolidato da diversi anni, e il mitico Raffles di Singapore.
“Una scelta - precisa Gianni Gagliardo - per sottolineare uno degli aspetti che hanno sempre caratterizzato l’Asta del Barolo, ossia i collegamenti in diretta con platee che da altri continenti partecipano in tempo reale all’evento”.
Il collegamento con dei Paesi Asiatici non è dovuto soltanto “al crescente interesse di questi nuovi mercati verso i grandi vini rossi - come ha specificato l’ideatore dell’Asta del Barolo - ma dal fuso orario che rende più facile la condivisione dell’Asta, con la platea di La Morra”. Per l’asta 2006 (info: www.gagliardo.it), sono previsti tra i 35 e i 40 lotti di vino, e l’elenco sarà presto consultabile sul sito. Ma, come di consueto, ci sarà spazio anche per la beneficenza: un pezzo unico (un 5 litri di Barolo “Preve” 2001 Gianni Gagliardo) destinato a un nuovo Presidio Slow Food in Afghanistan, con l’obiettivo di sviluppare la produzione di due prodotti tradizionali afgani, uvetta e pistacchi, per contribuire alla rinascita economica, vitale per la popolazione agricola di quel Paese.
Finiranno, tra i pezzi all’incanto, anche tre barriques, una del vigneto “Serra dei Turchi”, che unicamente per questa occasione verrà imbottigliato quale monovigneto, e due di un Barolo ottenuto appositamente assemblando 3 vigneti differenti. I vincitori di queste rarità potranno contare sulla loro unicità e sul suo nome sull’etichetta originale. Non resta che aspettare, e intanto, cin-cin. Anzi, clik-clik.
Federico Pizzinelli

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