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ENTRANO IN COMMERCIO LE PRIME BOTTIGLIE A MARCHIO “ROCCA DI FRASSINELLO”, IL PROGETTO ENOLOGICO DELL’EDITORE PAOLO PANERAI ED ERIC DE ROTHSCHILD IN MAREMMA, LA PRIMA AZIENDA VITIVINICOLA AD EFFETTIVA COMPARTECIPAZIONE ITALO-FRANCESE

Italia
Paolo Panerai

Con la messa in commercio delle prime bottiglie a marchio “Rocca di Frassinello”, è entrato nella piena fase operativa il progetto enologico ideato e condiviso dal binomio Paolo Panerai, amministratore delegato di Class Editori (che edita i quotidiani Mf/Milano Finanza ed Italia Oggi, i mensili Class, Luna, Case & Country e il canale televisivo digitale Class Financial Network, associato all'americana Cnbc), nonché proprietario del Castellare di Castellina, ed Eric de Rothschild che nella grande famiglia di banchieri ha la responsabilità della gestione delle attività vinicole, a cominciare da Château Lafite. Primo esempio di effettiva compartecipazione nell’imprenditoria vitivinicola fra Francia e Italia.
L’azienda è situata sulle colline di fronte al piccolo borgo di Giuncarico, sul lato destro dell'Aurelia e si estenda per circa 500 ettari, acquistati a partire dal 1999, di cui 80 attualmente coltivati a vigneto, destinati a diventare almeno 125 al completamento del programma. A determinare la scelta di stare proprio in questo territorio, una zona della Maremma di ottima vocazione vitivinicola, che ha attratto altri grandi produttori come Ezio Rivella e Gianni Zonin, il prezzo dei terreni sensibilmente inferiore rispetto, per esempio, a quelli del bolgherese, perché le vigne e il vino non sono solo una straordinaria avventura umana, ma anche, se non soprattutto, un affaire foncier, un affare fondiario, cioè patrimoniale espresso dalla terra.
A completare questo ambizioso progetto la prestigiosa firma di Renzo Piano sui disegni della cantina in costruzione, che costituisce idealmente il punto di partenza di una sorta di “percorso” fra le cantine d’autore della costa maremmana costituito da quella di Petra a Suvereto, firmata da Mario Botta, passando da Bolgheri dove sorge la cantina di Angelo Gaja firmata da Giovanni Bo, per arrivare a quella di Lodovico Antinori a Campo di Sasso, nei pressi di Bibbona, firmata da Gae Aulenti.
Sul fronte della conduzione tecnica, la regia enologica è affidata ad un’altra accoppiata italo-francese: Alessandro Cellai enologo e direttore del Castellare di Castellina e a Christian Le Sommer enologo di Domaines Barons de Rotschild.
Sul modello francese è articolata la gamma dei vini, tutti ottenuti da sangiovese, merlot e cabernet a diverse percentuali: il Poggio alla Guardia 2004, il vino di entrata, affinato solo in acciaio, che non porta nel logo nessuna componente del nome dell'azienda, in commercio da giugno e prodotto attualmente in 17 mila bottiglie, che diventeranno a pieno regime 100 mila; la seconda etichetta, Le Sughere di Frassinello 2004, invecchiato per il 50% in barriques nuove, che ha solo un pezzo del nome dell'azienda (tanto per capirci è l'equivalente del Carruades de Lafite), in commercio a partire dal prossimo settembre e prodotto per ora in 60 mila bottiglie, destinate a diventare 130 mila; la prima etichetta Rocca di Frassinello 2004, maturato totalmente in barriques nuove, le grand vin, il massimo della produzione, che entrerà sul mercato a fine 2006 con 45 mila bottiglie, ma che diventeranno 100 mila a progetto completato.
Il costo complessivo dell’investimento di Paolo Panerai e di Eric de Rothschild si stima sui 20 milioni di euro.

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