La vinoterapia, tendenza nata nel sud della Francia poco più di 10 anni fa, è arrivata da qualche tempo anche in Italia. Ma è solo di recente che un resort della Toscana, terra di grandi vini, ha cominciato ad offrire questi trattamenti. Il Castello di Spaltenna, a Gaiole in Chianti, nel cuore della regione del nettare degli dei, è il primo ad avere proposto massaggi e trattamenti terapeutici a base di vino ed uva di Sangiovese.
Ci si rilassa tra le mura medievali, circondate da vigneti, boschi di ulivi e morbide colline orlate dai cipressi. Gabriella Rosolen, considerata “l’unica vinoterapista in Toscana”, coordina le entusiaste ed esperte massaggiatrici che ritengono ci siano molti motivi per provare i massaggi e i bagni a base di uva: “a parte gli effetti rilassanti, ci sono importanti ragioni terapeutiche. Anche se non è curativa, la vinoterapia, contrastando i radicali liberi, tende a ridurre i problemi legati all’invecchiamento della pelle ed è consigliabile per i disturbi di circolazione”.
Che il vino abbia effetti benefici è un fatto già noto. L’uva contiene numerose sostanze che sono necessarie al benessere e alla salute della pelle. E’ ricca di vitamine A, B1, B2, PP e C che sono importanti per mantenere la pelle elastica e di minerali, pectina, zuccheri e tannini, coadiuvanti nel ritardare i processi di invecchiamento.
Queste uve sono particolarmente cariche di polifenoli, sostanze antiossidanti che creano una naturale protezione contro l’attacco dei radicali liberi che danneggiano le cellule.
Chi soffre di aridità della pelle, può scegliere l’alternativa dell’olioterapia, con altrettanto piacevoli bagni e massaggi.
Tutti i prodotti usati nei trattamenti sono ottenuti dalle uve e dalle olive coltivate nei terreni che circondano questo grande complesso del X secolo.
Trattamenti particolari vengono poi offerti durante i diversi tempi di raccolta, seguendo i naturali ritmi della terra. Si può così godere di un bagno rinvigorente nella polpa di Sangiovese in periodo di vendemmia, a settembre.
Naturalmente, è possibile dedicarsi anche alla più classica forma di vinoterapia, quella che si fa bevendo il buon vino, al ristorante nella corte della fortezza medievale. Al menu che propone ricette tradizionali rivisitate si accompagna una corposa lista di vini.
Le cantine del castello (www.spaltenna.it, tel. 0577/749269) ospitano tra i 450 e i 500 tipi di vino, per soddisfare ogni palato, e Giovanni Billia, manager del ristorante, precisa che la maggior parte dei vini arriva da produttori locali e “la particolarità di questa cantina è che il 70% delle etichette viene dall’area del Chianti, per accontentare gli ospiti che desiderano bere vini di questa zona”.
Con tutte queste combinazioni di vino, il Castello di Spaltenna è il posto ideale per evadere e rilassarsi tra le dolci colline di una regione dai contorni fiabeschi, un’opportunità per provare una delle ultime novità nel panorama delle terapie naturali anti invecchiamento.
Ma non c’è rifugio così ben nascosto, né tendenza nuova abbastanza da non essere già stata scoperta da qualche vip. E allora, tra un bagno al vino e un bicchiere di Chianti, può capitare di incontrare un regista di Hollywood, un politico o un magnate della finanza.
Carla Fausta Rossi
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