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IL VINO FA ANCORA FATICA SUI MERCATI INTERNAZIONALI PER COLPA DEL SURPLUS PRODUTTIVO PREGRESSO. E NEL MERCATO AMERICANO FRANCIA E ITALIA LA FANNO DA PADRONI, CON I TRANSALPINI IN FORTE RECUPERO SIA DI VOLUME CHE DI VALORE

La fonte è l’ultimo rapporto semestrale dell’Organizzazione Internazionale della vite e del vino (Oiv): il quadro evolutivo del mercato mondiale del vino prevede un ulteriore allargamento della forbice tra produzione e consumo, con conseguente crescita delle eccedenze e degli stock nelle cantine dei principali Paesi produttori, che vanifica le speranze di una ripresa dei prezzi, dopo un triennio di forte crisi, specialmente in Europa. L’Oiv parla di 40-45 milioni di ettolitri in eccedenza a fronte di una lentissima prospettiva di crescita dei consumi (l’Oiv fissa un dato globale di 238 milioni di ettolitri contro i 237 del 2005) e ad un incremento produttivo stimato nell’ordine di un +3% sulla scorsa campagna, concentrato soprattutto nei Paesi dell’Unione europea (169,7 milioni di ettolitri contro i 164,6 milioni del 2005; +3,1%).
I Paesi con l’incremento più sensibile sul 2005 sono la Spagna (+11%), la Francia (+3%) e la Germania (+10%). Mentre sono in controtendenza Italia e Portogallo, rispettivamente -3 e -4% sul 2005. I tre maggiori produttori europei Francia, Italia e Spagna produrranno complessivamente 141 milioni di ettolitri di vino targato 2006: 53,5 milioni il vino francese (contro i 52 milioni del 2005), 49 milioni di ettolitri quello italiano (50,5 l’anno scorso) e 38,5 milioni quello spagnolo (era 34,7 milioni di ettolitri nel 2005). Altalenante l’andamento nel resto del mondo. Australia e Brasile diminuiranno la loro produzione di un 5% mentre Argentina, Sudafrica e Cile dovrebbero incrementare rispettivamente dell’1%, del 6% e del 7% rispetto al 2005. In netto calo la produzione statunitense che dai 22,9 milioni di vino prodotti nel 2005, scenderà sotto la soglia dei 20 milioni (19,95 milioni di ettolitri nel 2006, -12,8% rispetto al 2005).
Dal lato dell’espansione sui principali mercati internazionali del vino, tendenzialmente saturi, Francia e Italia riescono a tenere il passo del “Nuovo Mondo” soprattutto nelle esportazioni verso gli Usa, dove la Francia avanza con tassi di incremento a due cifre (+25% in volume). Il trend dell’esportazione di vino australiano nei primi 9 mesi del 2006, invece, si contrae dell’1,3% rispetto al 2005, complice un drastico calo dei prezzi, mentre Francia e Italia incrementano il loro giro d’affari rispettivamente del 20 e dell’8% nello stesso periodo di tempo.

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