Una nuova realtà si aggiunge a quello che è ormai a tutti gli effetti il polo italiano delle cantine d'autore. Dopo Petra a Suvereto, firmata da Mario Botta, Rocca di Frassinello a Gavoranno, progettata da Renzo Piano e la cantina della Tenuta Campo di Sasso a Bibbona, in questo caso la firma è di Gae Aulenti, nasce nel cuore della Maremma enoica una nuova cantina “griffata” dal famoso architetto Piero Sartogo per i Marchesi de’ Frescobaldi, nella Tenuta Santa Maria a Scansano (Grosseto), la patria del Morellino.
La struttura si estenderà su una superficie di 3.500 metri quadri ed ha una concezione moderna: prossima al mare e parzialmente interrata, è aperta su tre lati e sul tetto da dove “cadranno” le uve destinate alla vinificazione. A spiegare la filosofia della nuova cantina in Maremma è Tiziana Frescobaldi che ricorda come la struttura “ha un design minimalista le cui linee obbediscono a criteri di bellezza, funzionalità ed eco-compatibilità . Abbiamo scelto la Maremma perché è una terra bellissima e sempre più importante sotto il profilo enologico”. La cantina risponderà alle esigenze di un centinaio di ettari della tenuta Santa Maria, ma, nei prossimi anni, servirà alla produzione di 150 ettari di vigneto in base ai programmi di espansione dell’azienda. La nuova cantina lavorerà 8000 quintali d’uva l’anno, per raggiungere, una volta a regime, i 10.000 quintali. Ad essere prodotti il Morellino di Scansano, ma anche altre tipologie di vino tra cui, non è escluso, possa nascere anche un supertuscan.
Un nuovo gioiello che va ad arricchire una terra già ricca di vini importanti e di grandi cantine, quale è diventata ormai la costa toscana.
Come spiegato l’architetto Piero Sartogo a WineNews, “il concetto di cantina è cambiato e solo recentemente si è pensato agli architetti per realizzare queste strutture che un tempo non troppo lontano come gli anni ‘80, erano invece lasciate in mano ai geometri e considerate come edifici industriali. Poi la concezione delle cantine è si è sviluppata e i primi a interpretare questo cambiamento sono stati gli americani in Napa Valley alla metà degli anni ‘90. La svolta è arrivata anche in Italia e ha trovato in Toscana un ottimo terreno. Da Bolgheri si è scesi fino a tutta la Maremma che era fino a poco tempo una terra nuova, ancora poco edificata e questo ha permesso di poter realizzare nuove e importanti strutture in stretto rapporto con la bellezza del territorio”.
Leonardo Roselli
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