02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

LODOVICO ANTINORI, UNO DEI GRANDI NOMI DEL BEL PAESE ENOICO, COMMENTA IL SUCCESSO DEI NOSTRI VINI IN ESTREMO ORIENTE. IL MERITO? DELLA MODA, DEI RISTORATORI ITALIANI EMIGRATI IN ASIA E DI QUELLI ASIATICI FORMATI IN ITALIA. INTERVISTA SU WINENEWS.TV

Italia
Lodovico Antinori

Nel recente passato “deus ex machina” della Tenuta dell’Ornellaia, ed oggi alla guida dell’ambizioso progetto della “Tenuta di Biserno” (il nuovo nome recentemente individuato e che sostituisce quello di “Campo di Sasso”), insieme al fratello Piero e la sorella Ilaria, Lodovico Antinori guarda con ottimismo al futuro dei vini italiani alle prese con i mercati cosiddetti emergenti, asiatici in testa.
“Nella conquista dei mercati, soprattutto, dell’Estremo Oriente - spiega Antinori - i primi ad arrivare sono inevitabilmente i francesi, ma dopo la prima ondata di frenesia per i loro prodotti, arriviamo noi. Il nostro modo di porci su quei mercati è più moderno e dinamico e la nostra distribuzione dei vini è profondamente differente da quella francese: sappiamo essere più vicini ai nostri clienti”. Ma per Lodovico Antinori, uno dei produttori italiani più attenti alle minime variazioni dei trend de mercati internazionali, la nostra vera forza sta nel fatto che “l’arrivo dei nostri vini coincide con l’affermarsi della nostra cucina che, specialmente in Asia, è molto apprezzata. Molti sono i ristoratori italiani che hanno deciso di lavorare in quei Paesi - aggiunge Antinori - e molti sono, basti pensare al caso dei Giapponesi, i ristoratori orientali che si sono formati da noi e che poi hanno importato nei loro Paesi d’origine la nostra cucina”.
Insieme alla moda italiana, “che possiamo definire l’“ambasciatrice” classica del made in Italy - continua il patron della Tenuta di Biserno - questi altri rappresentanti dell’italian style danno, evidentemente, una grande mano al vino italiano e io mi sento ottimista sul suo futuro in Estremo Oriente”.
L’Asia, dunque, sembra non rappresentare più un’incognita mercantile per i vini del Bel Paese e se “la Cina diventerà un mercato molto favorevole solo fra dieci anni - continua Antinori - bisogna saper guardare alle novità continue che sa offrire quel Paese. Per esempio, Macao si appresta a diventare la capitale mondiale del gioco d’azzardo superando Las Vesgas, che notoriamente rappresenta un luogo di vendita per il vino assolutamente importante. Bisogna - conclude Antinori - saper essere pronti a sfruttare una occasione del genere”. L’intervista completa è su www.winenews.tv.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli