In Europa si respira una nuova aria di proibizionismo in materia di alcol e vino, che soffia proprio da alcuni di quei Paesi per i quali il nettare di Bacco rappresenta un’importante risorsa. Dalla Spagna arriva la notizia che il ministro della Sanità, Elena Salgado, vuole proibire la vendita di alcolici ai giovani; in Francia, si pensa di scrivere “nuoce gravemente alla salute” sulle etichette come si fa sui pacchetti di sigarette.
“Una cosa incomprensibile - commenta ai microfoni di www.winenews.tv Alberto Bertelli del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università di Milano e vicepresidente della Commissione “Vino e Salute” dell’Oiv (Organisation internationale de la Vigne et du Vin) - anche perché le prove scientifiche che il vino, ovviamente consumato in modiche quantità, faccia bene alla salute, ormai sono tante e indiscutibili, e chiunque affermi il contrario è sospettabile”.
Bertelli aggiunge: “per contrastare questo clima di neo-proibizionismo europeo, serve la collaborazione della ricerca scientifica e della comunicazione, ma anche un impegno per far prendere coscienza alle istituzioni delle specificità benefiche del vino”.
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