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Oiv, cresce il consumo di vino nel mondo ... Château de Vosne-Romanée investe in Cile ... Australia, il pericolo siccità minaccia la produzione ... La Top Ten 2006 delle cantine indiane ... Nuova Zelanda, vendemmia a 5 stelle
di Andrea Gabbrielli

Oiv, cresce il consumo di vino nel mondo
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (Oiv) nel 2006 il bilancio vinicolo mondiale, è confortante. Infatti i dati segnalano una crescita nei consumi dell’1,4% mentre per la produzione si registra un +1,8% e anche il volume degli scambi internazionali cresce del 5,3%. Questi indicatori confermano gli studi già pubblicati nel corso degli ultimi 3/4 mesi dall’OIV. Il consumo mondiale di vino nel 2006 si stima tra i 235,5 e i 246,2 milioni di ettolitri a fronte di 240,8 milioni di hl nel 2005, recuperando così le cifre degli anni Novanta, anche se il tasso di crescita resta moderato, nell’ordine di grandezza di 1,5 milioni di hl. all’anno. Per quanto riguarda l’Unione Europea i dati si riferiscono ancora solo a 15 paesi, dove invece il consumo a parte un leggero recupero nel 2005, cala nel 2006 a 126,6 milioni di ettolitri (-0,8% rispetto al 2005). Per quanto riguarda il resto del mondo la situazione sul fronte dei consumi è in miglioramento dagli Stati Uniti all’Oceania. D’altronde i dati congiunturali evidenziano una tendenza alla stabilizzazione e a volte anche ad un leggero aumento.

Château de Vosne-Romanée investe in Cile
Il giovane visconte Louis-Michel Liber-Belair, esponente della settima generazione della nobile famiglia proprietaria del più piccolo vigneto ad Appellation Controlée dell’intera Francia, il prestigiosissimo Château de Vosne –Romanée, un grand cru di appena 0,85 ettari, ha deciso di investire in Cile. Il giovane, che nel 2002 si è laureato in enologia, ha deciso di avviare un progetto con la collaborazione di alcuni suoi compagni d’università. Soci della nuova azienda cilena, sono il noto esperto Pedro Parra “ Doctor terroir” e il famoso agronomo ed enologo François Massoc. I vini in produzione saranno essenzialmente ottenuti da uve Pinot noir, Cabernet Sauvignon e Chardonnay. La prima vendemmia si effettuerà nel 2007 e la prima produzione sarà commercializzata nel 2008 o al principio del 2009. Si tratterà di piccole quantità, circa 3 - 4.000 bottiglie, che saranno vendute ad un prezzo di circa 50 dollari, soprattutto per l’esportazione.

Australia, il pericolo siccità minaccia la produzione
Nel paese dei canguri c’è la possibilità di una vendemmia molto scarsa a causa della siccità. Infatti data la situazione del bacino idrico Murray-Darling, da cui dipende circa il 60% della produzione di vino in Australia, l’irrigazione di soccorso potrebbe essere proibita a partire dal prossimo luglio a meno che nel frattempo non arrivino copiose piogge. La Federazione dei wine-makers dell’Australia (Wfa) si è detta molto preoccupata per la situazione che potrebbe far calare dal 30 al 40% la produzione delle uve nelle prossime vendemmie. Stephen Strachan, direttore della Wfa sostiene che la viticoltura australiana dovrà fare fronte ad uno dei suoi momenti peggiori se nei prossimi mesi non potrà irrigare i vigneti.

La Top Ten 2006 delle cantine indiane
Secondo il portale sul vino indiano, la top ten delle cantine sarebbe guidata da Chateau Indage, considerata come il pioniere dell’industria vinicola del paese con oltre 250.000 casse prodotte. Segue al secondo posto Grover Vineyards, situata nei pressi di Bangalore, che ha lanciato il suo primo vino nel 1992 e nel 1995 con La Reserve, un cabernet shiraz, si è aggiudicata il titolo di “the best new world red wine” della rivista Decanter. Attualmente la produzione complessiva è di circa 100.000 casse. Al terzo Sula, cantina molto nota per la qualità dei vini ma anche per i prezzi contenuti, che vende circa 150.000 casse. Al quarto posto Nd Wines mei pressi di Nashik che cede gran parte della propria produzione a Sula e imbottiglia solo una piccola parte della propria produzione. La Vintage Wines, sempre vicino a Nashik, secondo i critici è una delle migliori dell’India e commercializza con il marchio Reveilo. La Mandala Valley, una company di Bangalore, ha prodotto il suo primo vino nel 2006 ed è tuttora in crescita. Flamingo Wines è la seconda winery situata nel Vinchur Wine Park nei pressi di Nashik, ed è anch’essa basata sul rapporto prezzo/qualità dei vini. In decima posizione Vinicola, azienda di Goa che produce circa 75.000 casse quasi tutte vendute nella zona.
Nuova Zelanda, sarà una vendemmia a 5 stelle
Secondo le stime dei tecnici del settore, la prossima vendemmia in Nuova Zelanda sarà la migliore degli ultimi 30 anni. Infatti le prime analisi evidenziano una maturazione anticipata e uno stato sanitario perfetto sia delle uve bianche che delle rosse. In particolare si aspettano vini ricchi e profumati da chardonnay, pinot grigio, viognier, arneis e syrah. Le performance migliori però dovrebbero arrivare dal gewürtztraminer. A dichiararlo alla stampa è stato uno dei più stimati winemaker del paese, Steve Voysey della Montana Gisborne Winery.

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