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E’ ARRIVATA LA BOTTIGLIA CHE PARLA. LA NOVITÀ PRESENTATA DA FLECTA, AZIENDA SPIN-OFF DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA. GRAZIE ALL’INTERAZIONE TRA UN MICROCHIP ED UN PALMARE LA BOTTIGLIA “RACCONTA” LE INFORMAZIONI SUL VINO CHE CONTIENE E NON SOLO

Italia

Una bottiglia che parla e racconta come è fatto, con quali vitigni e da dove viene il vino che racchiude. Non è fantascienza, ma la novità messa a punto dall’azienda Flecta, spin-off dell’Università di Siena, che, anche grazie al finanziamento di 1,5 milioni di euro della Fondazione Monte dei Paschi, ha sviluppato un sistema che grazie all’interazione tra un palmare e un microchip sulla bottiglia, permette sia ad esperti che semplici appassionati di ottenere informazioni sul vino. La novità è stata presentata ieri a Siena nella nuova mostra permanente multimediale di Enoteca Italiana.

Grazie al palmare realizzato da Enrico Marchesini dell’azienda Flecta, si può accedere a tutte le informazioni relative a una bottiglia di vino semplicemente attraverso la lettura dei codici a barre associati alla bottiglia stessa, ascoltando una voce che racconta la scheda sintetica del prodotto visualizzata anche sullo schermo del palmare. Inoltre, a avvicinandosi al totem elettronico dal quale è possibile recuperare i vini consultati, si possono anche ottenere informazioni più dettagliate sul vino, il vitigno e l’azienda che lo produce. E’ infine possibile sapere quali altri vini sono prodotti con quel vitigno seguendo un ipertesto completo del mondo del vino.

Il visitatore, infine, avrà l’opportunità di stampare una scheda con un codice visita. L’ulteriore sviluppo del sistema prevede infatti un collegamento tra l’esposizione ed il rinnovato portale dell’Enoteca Italiana, dove verranno inseriti tutti i contenuti della mostra, questa evoluzione, tramite l’inserimento del codice visita, consente di ripercorrere e rivivere la visita reale.

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