“L’Italia segua l’esempio della Germania e della Francia sugli insetticidi killer delle api”: è l’auspicio di Legambiente e Unaapi, a commento della notizia che l’Agenzia Federale per la Tutela dei Consumatori e per la Sicurezza Alimentare (Bvl) ha deciso di sospendere l’autorizzazione d’uso di tutti i concianti tossici per gli insetti impollinatori dopo le morie denunciate dagli apicoltori tedeschi.
“Le stime parlano - si legge in un comunicato congiunto delle due associazioni - di 15.000 colonie di api morte nella regione di Strasburgo, in Alsazia, in Baviera e lungo la valle del Reno nel Baden-Württemburg da quando sono cominciate le semine del mais conciato con insetticidi tossici. Come in Italia inoltre, l’analisi chimica di laboratorio ha individuato nei campioni di api morte residui di sostanze neonicotinoidi”.
“Ci auguriamo - dichiarano Legambiente e Unaapi - che anche il nuovo Governo italiano non perda tempo: imponga immediatamente il ritiro dal mercato dei concianti tossici per le api e che si faccia carico di una radicale ridefinizione delle procedure di autorizzazione d’uso dei fitofarmaci che sono largamente utilizzati nelle nostre campagne”.
Legambiente e Unaapi ricordano, infine, che l’Italia utilizza oltre un terzo della quantità totale di insetticidi di tutta l’Europa. Nella pianura padana, secondo le stime, tra marzo e aprile scorsi sono stati colpiti oltre 50.000 alveari in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
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