Stop ai pesticidi: lo hanno chiesto le Regioni - su proposta dell’assessore Tiberio Rabboni (Emilia Romagna) - per fermare la moria di api; in vaste aree del Paese, in particolare nel Nord, si stanno registrando gravi spopolamenti degli alveari. Già nel 2007 sono andati perduti 200.000 alveari, con un danno economico per mancata impollinazione calcolato in 250 milioni di euro. La situazione si è ulteriormente aggravata nel 2008.
Ieri, a Roma, le Regioni italiane, su proposta dell’Emilia-Romagna, hanno chiesto formalmente al Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia e al Governo di procedere alla sospensione cautelativa immediata dell’impiego in agricoltura di alcuni pesticidi sospettati di essere la causa principale della moria delle api: “su questo problema - ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni - siamo già intervenuti nei mesi scorsi nei confronti delle autorità competenti: purtroppo il Ministero dell’Agricoltura rinviò qualsiasi decisione all’acquisizione di riscontri scientifici e all’esito di studi sulle cause della moria. Nel frattempo, le correlazioni tra i pesticidi sospetti e la moria si sono progressivamente accentuate, al punto che i governi francese, tedesco e sloveno hanno già provveduto alla loro sospensione cautelativa”.
“Ho ribadito - ha aggiunto Rabboni - l’inderogabile esigenza di sospendere immediatamente, in via cautelare, anche in Italia l’uso di questi prodotti. Bisogna decidere ora per non perdere un altro anno, dal momento che la concia del mais, attività per cui vengono impiegati questi prodotti, viene effettuata in autunno per avere semente disponibile in primavera. Il Ministro ha rinviato le decisioni ad uno specifico incontro convocato, per il 29 luglio. Mi auguro che finalmente si possa raggiungere una intesa sulle misure concrete da attuare per superare la situazione”.
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