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LA REPUBBLICA.IT

La vendemmia 2011 sta progressivamente entrando nel vivo ... Quest’anno l’eccessivo caldo registrato nel mese di agosto potrebbe aver rovinato parte della produzione d’uva, visto che i grappoli ancora da vendemmiare sono tendenzialmente ‘asciugati’ dal calore che pare non sia intenzionato a cessare. Secondo Assoenologi il decremento della produzione d’uva potrebbe essere quest’anno del 5%, mentre sul fronte dei prezzi la situazione appare poco decifrabile. Questo lo scenario che emerge da un’inchiesta di WineNews, mentre la vendemmia 2011 sta progressivamente entrando nel vivo. Il mercato della materia prima, che rappresenta notoriamente l’anello debole della filiera, continua a mantenersi poco decifrabile con i prezzi in molti casi ancora non definiti, e gli acquirenti storici, grossi imbottigliatori e cantine sociali, non proprio pronti a sbilanciarsi. In una situazione, insomma, in cui la disponibilità di uve sembra continuare, nonostante tutto, a rappresentare probabilmente un’offerta ancora superiore alla domanda. In generale, pertanto si può realisticamente parlare di prezzi attualmente stazionari o leggermente in salita sul 2010, nonostante le incertezze del momento congiunturale complessivo, anche perché, negli ultimi due anni, probabilmente erano scesi troppo, come negli anni più lontani erano saliti troppo. Senza però dimenticare, in generale, che gli acquirenti storici, i grandi imbottigliatori, potranno comprare sempre più tardi le partite di uva per spuntare prezzi migliori, se non, addirittura, preferire l’acquisto direttamente dei vini per ridurre rischi e costi. E trattative in odore di “dumping” sono sempre dietro l’angolo.

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