“I vini in polvere “fai da te” spacciati in Gran Bretagna per Valpolicella, Chianti o Barolo, devono essere immediatamente ritirati dal mercato. La Commissione europea ha contattato le autorità italiane e britanniche affinché ne vietino subito la commercializzazione e mettano in pratica tutti i provvedimenti necessari a prevenire qualunque uso illecito delle denominazioni Dop e Igp”. Ad annunciarlo è l’europarlamentare Mara Bizzotto (Lega Nord), citando la risposta del commissario all’agricoltura, Dacian Ciolos, alla sua interrogazione sul caso dei falsi vini in polvere “realizzati in Svezia e in Canada, prima di essere venduti come italiani in Inghilterra, e smascherati da “Striscia la Notizia”. Nella risposta all’eurodeputata, Ciolos ricorda che “i prodotti in questione non possono essere commercializzati utilizzando una Denominazione d’origine o una Indicazione geografica protette, nemmeno attraverso una semplice evocazione del nome”. La Commissione inoltre, ha messo in guardia i rappresentanti dei 27 Stati membri, sul fatto “che tali pratiche violano le norme in materia di etichettatura nel settore vitivinicolo stabilite dalla legislazione europea”. “La risposta di Ciolos va nella direzione che auspicavo - afferma Bizzotto - a tutela di tutto il settore vitivinicolo del nostro Paese che da troppo tempo subisce la concorrenza sleale di questi volgari taroccatori”. Per loro, l’europarlamentare chiede all’Ue “pene esemplari” e un apposito fondo comunitario per promuovere azioni legali’’ a protezione dei produttori e dei consumatori. E ora, commenta Coldiretti, “occorre provvedere immediatamente al ritiro dall’intero mercato comunitario dei “miracolosi” wine kit che promettono con semplici polveri di ottenere in pochi giorni vini dalle etichette piu’ prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco o Montepulciano”.
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