Si fa presto a dire tappo a vite per le Doc. Eppure, il decreto del Ministero dell’Agricoltura del 13 agosto 2012 “etichettatura e presentazione dei vini Dop e Igp e altri prodotti vitivinicoli”, già in vigore, che comprende appunto la possibilità dell’uso delle tappature alternative anche per i vini a denominazione e che rappresenta senza dubbio un passo in avanti verso un accorpamento e una semplificazione delle molte norme nazionali nonché un aggiornamento delle stesse che “si sintonizzano” meglio con le esigenze attuali di mercato, sembra non mantenere fino in fondo le sue promesse. Peraltro, non per colpa del Ministero, che anzi, con questo atto normativo ha dato il via ad una vera e propria nuova stagione all’insegna della semplificazione e dell’attenzione alle esigenze di mercato.
In merito all’introduzione delle tappature, il legislatore, in sostanza, ha inteso allargare da subito l’uso della capsula a vite per tutte le denominazioni e per tutte le tipologie inserite nelle Doc. E solo nel caso in cui i produttori ritengano di limitarne l’uso, c’è, evidentemente, la possibilità di stabilire disposizioni più restrittive da inserire nel disciplinare di produzione.
“Per il Soave Doc, come per tanti altri vini italiani, - spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del bianco veneto - risultava immediata la possibilità di utilizzare la capsula a vite anche per il Soave Classico o le varie sottozone”.
Tuttavia, esiste una diversa chiave di lettura che “ci arriva dagli uffici regionali - prosegue Lorenzoni - che ritengono che ogni Consorzio interessato debba provvedere prima a modificare il disciplinare in quanto più restrittivo della norma generale, dato che nel disciplinare del Soave sono ripetute le limitazioni previste dalle vecchie normative e che consentivano, evidentemente, la capsula a vite solo per il Soave e non per il Soave Classico”.
Insomma, ancora una volta in Italia una legge di semplificazione operativa trova degli ostacoli, e nel caso specifico del Soave “l’interpretazione regionale oltre a penalizzare i produttori che attendevano questa liberalizzazione da almeno 8 anni - continua il direttore del Consorzio del Soave - visto che la prima richiesta di utilizzo su tutta la denominazione della capsula a vite risale al 2004, costringe il Consorzio ad attivare una urgente modifica del disciplinare. Pur prevista nella forma semplificata, di fatto costringe il Consorzio del Soave e gli altri ad un percorso ad ostacoli con relazioni tecniche, consigli di amministrazione e convocazione dell’assemblea generale dei Soci. La domanda va poi presentata alla Regione che, fatte le proprie considerazioni, trasmetterà al Comitato Nazionale Tutela Vini la richiesta del Consorzio perché possa essere finalmente approvata. Un iter che sicuramente dà la massima garanzia del rispetto della norma - conclude Lorenzoni - ma continuerà ad impedire per un altro bel periodo l’ immediata attivazione di quanto previsto dal nuovo decreto ministeriale”.
Il Decreto del 13 agosto 2012, ricordiamolo, rende operative le nuove disposizioni su “etichettatura e presentazione dei vini Dop e Igp e altri prodotti vitivinicoli” per le Dop e le Igp, recependo i regolamenti comunitari n. 1234/2007, n. 607/2009 e il decreto legislativo n. 61/2010, apportando una notevole semplificazione normativa e nel contempo eliminando alcuni vincoli dichiarativi a carico dei produttori connessi all’etichettatura e alla presentazione, introducendo norme sui recipienti e le tappature dei vini Docg, Doc e Igt, che eliminano alcuni vincoli troppo restrittivi in materia di confezionamento, ormai non più in linea con le esigenze dei principali mercati di esportazione, segnatamente dei vini Doc. In tale contesto, oltre ad aggiornare le disposizioni sui contenitori alternativi al vetro per i vini Doc, vengono introdotte misure di liberalizzazione intese a consentire l’uso delle varie tappature ammesse dalla vigente normativa comunitaria, tra cui il tappo a vite, che risulta assai richiesto sia dai mercati esteri che nazionali e consentono oggi ai produttori italiani di confrontarsi alla pari con un’agguerrita concorrenza su mercati oggi strategici.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025