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1992-2012: DUE DECENNI DI VENDEMMIE, CHE A MONTALCINO, PATRIA DEL BRUNELLO, SONO DIVENTATE OPERE D’ARTE, CON LE PIASTRELLE CELEBRATIVE “INCASTONATE” NELL’ANTICO PALAZZO COMUNALE. ECCOLE TUTTE, FINO ALL’ULTIMA, FIRMATA DALLA GRIFFE DELLA MODA CRUCIANI

1992-2012: due decenni di vendemmie, che a Montalcino, patria del Brunello, sono sancite oltre che dalla valutazione in “stelle” (il massimo è 5, ed il caso della 2012, come del 1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, mentre 10 sono le vendemmie che, negli ultimi 20 anni, hanno ricevuto “4 stelle”) da “piastrelle” celebrative firmate per il Consorzio del Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it) da grandi personaggi del mondo dell’arte, dello sport, dello spettacolo, sia italiani che stranieri, incastonate sul muro dello storico palazzo comunale. Le firme? Da Roberto Turchi, gallerista d’arte di Montalcino (1992) a Paul Leber, pittore e artista svizzero, (1993), da Sandro Chia, produttore del territorio con Castello Romitorio e firma artistica tra le più importanti del movimento della “Transavanguardia” (1994) a Oliviero Toscani, fotografo italiano di fama mondiale (1995), da Pierluigi Olla, scultore senese di fama internazionale (1996) a Debora Compagnoni, la più vittoriosa campionessa italiana di sci, con tre medaglie d’oro alle Olimpiadi e altrettante ai Mondiali (1997), da Ottavio Missoni, stilista italiano tra i più affermati nel mondo (1998), a Giorgetto Giugiaro, maestro del design made in Italy (1999), da Emilio Giannelli, uno dei più grandi vignettisti d’Italia (2000), a Miuccia Prada, alla guida della celebre griffe della moda (2001), dal grande stilista Roberto Cavalli 2002 a “Omaggio a Duccio”, con la Maestà di Duccio di Boninsegna (2003), da Peter Weller, attore americano reso celebre dalla saga di “Robocop” (2004) a Riccardo Benvenuti, pittore toscano conosciutissimo in America e innamorato delle “donne e del vino” (2005), al designer e architetto americano Adam Thiany (2006) a Fiat, casa automobilistica italiana che, per l’ad Marchionne “dal Brunello aveva solo da imparare” (2007), dall’artista senese Alessandro Grazi (2008) a Tadashi Agi e da Okimoto Shu, tra i più grandi creatori di fumetti giapponesi e autori della fortunatissima serie “manga” “The Drops of God”, che ha come protagonista il vino, e che solo in Giappone ha venduto oltre 6.000.000 di copie (2009), da “Omaggio ai 150 dell’Unità d’Italia” (2010) a Ferragamo, griffe della moda e produttore di Brunello con Castiglion del Bosco (2011), fino a Cruciani, griffe dei tessuti che, negli ultimi mesi, ha spopolato con il suo celebre “braccialettino”, diventato oggetto di culto in tutto il mondo e indossato da tanti personaggi celebri di tutto il mondo, come il cantante coreano Psy, per citare il caso più clamoroso, autore del tormentone “Gangnam Style”, il cui video è il più visto di sempre su YouTube, con 1,3 miliardi di visualizzazioni.

“Un onore e un piacere aver realizzato la piastrella della vendemmia 2012 - spiega a WineNews Luca Caprai, alla guida della griffe Cruciani - e per farla abbiamo pensato alla cosa più semplice ed immediata che è legata la vino, ovvero al grappolo d’uva”. Ma il messaggio che da questa e altre piastrelle emerge, è l’importanza che la sinergia tra diverse anime dell’eccellenza del made in Italy sia sempre più forte: “se, come in questo caso riusciamo a trasmettere in maniera unita l’amore dei produttori per il Brunello, vino che anche io amo e che per fortuna bevo spesso, e il nostro per la qualità i tessuti, e se in generale diverse esperienze top dello stile di vita italiano riescono a comunicare la loro passione per la qualità insieme, possiamo fare ancora grandi cose”.

Focus - Le stelle del Brunello di Montalcino dal 1992 al 2012
5 stelle
1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, 2012
4 stelle
1993, 1994, 1998, 1999, 2001, 2003, 2005, 2008, 2009, 2011
3 stelle
1996, 2000
2 stelle
1992, 2002

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