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L’AUSTRALIANA TREASURY WINE ESTATES, TRA LE AZIENDE VINICOLE PIÙ GRANDI DEL MONDO, È COSTRETTA A TAGLIARE 145 MILIONI DI DOLLARI ALLE STIME DI BILANCIO DEL MERCATO USA, DOVE I MAGAZZINI SONO ANCORA PIENI E LE RIMANENZE VERRANNO DISTRUTTE O SVENDUTE

Treasury Wine Estates, una delle aziende vinicola più grandi del mondo, con sede in Australia e interessi in tutti i Continenti, paga lo scotto di un eccessivo ottimismo, e dal bilancio deve cancellare 145 milioni dollari, l’equivalente di tutto il vino destinato al mercato degli Stati Uniti, rimasto nei magazzini, e ormai invendibile o vendibile solo sotto costo. Una svalutazione che peggiora le previsioni della multinazionale, tanto da subire effetti negativi anche sui mercati finanziari, con le azioni di Treasury Wine Estates che lasciano sul terreno, alla borsa di Sidney, il 12%.

Ma gli effetti, come rivelano le stime degli analisti del big dell’informazione economica, Bloomberg, non sono buone neanche per il 2014, sempre sul mercato americano: la distruzione del magazzino, i forti sconti sulle bottiglie rimaste, i contratti troppo onerosi relativi all’acquisto delle uve e l’eccesso di vino sfuso prodotto, porteranno ad una riduzione degli utili pari a 30 milioni di dollari. “Le reazioni del settore suggeriscono che il brand Australia sia ancora in difficoltà nel mercato statunitense”, come spiega a Bloomberg Michael Simotas, analista di Deutsche Bank a Sydney. E la performance del primo trimestre 2013 dell’altro big, Constellation Brands, al di sotto delle aspettative, del resto, non faceva presagire nulla di buono per la concorrente Treasury Wine sul mercato Usa ...

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