Il Miglior fruttato leggero è il ligure Extremum Monocultivar Taggiasca di Paolo Cassini, il Miglior fruttato medio è il toscano Monocultivar Frantoio Bio di Corzano e Paterno, e il Miglior fruttato intenso è Selezione Alina della Tenuta Pennita dell’Emilia Romagna; il Miglior frantoio è l’umbro Decimi, il Miglior olio biologico è il Dop Valli Trapanesi Bio dell’azienda siciliana Titone, e quello dal Miglior rapporto qualità-prezzo è il Monocultivar I 77 de La Selvotta in Abruzzo, la Miglior Azienda è in Intini di Alberobello; Miglior monocultivar Frà Bernardo Monocultivar Ascolana Tenera del marchigiano Conventino di Monteciccardo, Miglior toscano Igp il Toscano Bio di Colle Massari, e Miglior performance territoriale, infine, il Frantoio di Riva dal Trentino Alto Adige: ecco i premi speciali della guida “Oli d’Italia 2014” del Gambero Rosso, in collaborazione con Unaprol, di scena al Sol, il Salone Internazionale dell’Olio d’Oliva Extravergine di Qualità di Vinitaly. Che ha assegnato anche il massimo riconoscimento, le Tre Foglie, a 262 migliori extravergine d’Italia, che rispettano i parametri del disciplinare Unaprol I.O.O% Qualità Italiana che garantiscono al consumatore provenienza e qualità.
Al primo posto c’è la Toscana con 51 Tre Foglie, seguita dall’Umbria con 33, dalla Puglia con 28, dalla Sicilia con 24, dal Lazio con 23 e dalle Marche con 22, e poi l’Abruzzo con 21, la Campania con 9, la Liguria e la Lombardia con 8, la Calabria, il Trentino e il Veneto con 7, la Sardegna e l’Emilia Romagna con 5, il Molise con 2, la Basilicata e il Friuli Venezia Giulia con 1. In totale, la guida ha selezionato 411 aziende e presentato 623 oli scegliendone 262. Accanto, anche 706 ristoranti, trattorie e agriturismo dove mangiare intorno ai frantoi, 542 alberghi, country house e frantoi dove alloggiare per un weekend nei dintorni delle aziende olearie censite e 138 tra bar, gastronomie ed enoteche dove acquistare buon olio extravergine di oliva.
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