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“Wine2Wine: “il Belpaese può essere la capitale mondiale dell’innovazione gastronomica e il vino è il nostro traino per l’export”. A dirlo il dg del Padiglione Italia per Expo2015, Cesare Vaciago

“L’Italia può essere la capitale mondiale dell’innovazione gastronomica. Non è il solo il cibo più buono, ma anche quello più salutare. Ma, soprattutto, l’elisir dell’eterna giovinezza dell’Italia è la dieta mediterranea, il cui rappresentante più forte è il nostro vino. Proprio il vino rappresenta il tributo che I’Italia può offrire al mondo intero per un suo sviluppo migliore. Non a caso il vino italiano rappresenta il 15% del nostro export, superiore anche alla Fiat”. Parola di Cesare Vaciago, dg Padiglione Italia, oggi, ad un incontro del Forum Veronafiere “Wine2Wine”, dedicato all’Expo 2015 di Milano.
“L’Italia è una grande potenza altrimenti non avrebbe potuto fare l’Expo, ma quale è vera la potenza dell’Italia - ha sottolineato Vaciago - che riesca a comunicarla tutta? Il primo dato comune è certo il saper fare con la nostra “rusticana” capacità di inventare. La seconda potenza è la bellezza: di panorama, ma anche di arte e di cultura”. Ed ancora la terza potenza è quella del limite, perché noi italiani siamo bravi, specie nelle situazioni estreme, a dare il meglio di noi stessi? Per Vaciago “la quarta potenza italiana è quella del futuro. Noi possiamo rappresentare un pezzo di futuro di speranza”.
Per questi motivi la “casa italiana” ospiterà al suo interno vari padiglioni, da quello del vino a quello dell’agricoltura che, per Vaciago, racconta “la nostra biodiversità produttiva”, a quello, ad esempio, di Confindustria “dedicata al corpo umano”. Ma soprattutto, ha sottolineato ancora Vaciago, “nutrire il pianeta è una riflessione su nostro modo di nutrirsi” e di vivere. Da qui il valore simbolico che rappresenta l’“Albero della vita”.
A fianco di Vaciago, c’erano oggi anche i rappresentanti dei Padiglione Cina e Usa. Lo statunitense Mitchell Davis ha spiegato che “il Padiglione Usa vuole mostrare cosa c’è anche negli Usa a livello gastronomico, che non è solo hamburger o hot dog. Per questo abbiamo intitolato la nostra presenza “American food 2.0” per presentare la nostra nuova idea di cibo con nuovi modi di mangiare e splendidi ristoranti. Quando pensiamo al cibo non pensiamo alla tecnologia, ma in futuro ne sentiremo parlare sempre di più”. Lo spazio espositivo Usa ospiterà, tra l’altro, un orto verticale, percorsi tecnologici che si affiancheranno alla natura rappresentata dalle querce, simbolo degli Stati Uniti”. Per Davis, anche in America, la cucina sta diventando “un modo per guardare il mondo; al piano inferiore del Padiglione, proporremo una storia del cibo americano e, all’esterno, ci saranno dei food truck”.
Per Richard Wei del Padiglione Corporate China, l’Expo2015 “fornirà una piattaforma unica per la Cina che verrà condivisa con tutto il mondo. La Cina si sta anche avvicinando al vino e i cinesi accettano volentieri il buon vino italiano. Negli ultimi 15 anni, il vino è stato ben accolto sul nostro mercato ora molte persone conoscono prodotti come il Sassicaia, mente appena 5 anni fa conoscevano solo i vini francesi”. Il Padiglione del Celeste impero sarà dedicato all’idea “della Cina come terra della speranza”: il tema che abbiamo scelto è quello dei “Semi Cinesi” che possono crescere e svilupparsi. Parleremo naturalmente anche di moda e medicina cinese. La parola chiave sarà l’innovazione e la lotta per lo sviluppo”.
Secondo Wei “è la prima volta che la Cina partecipa ad un Expo2015 all’estero con un Padiglione costruito da imprese cinesi. L’Expo2015 di Milano rappresenta una grande opportunità, una grande occasione per il nostro paese. Questo è un momento storico per l’Italia e la Cina che lavorando insieme possono avere grandi vantaggi. Sono due Paesi con alto tasso di innovazione e possono trarre vantaggi reciproci da questa collaborazione. L’Expo2015 di Milano sarà un’ulteriore passo avanti di questo rapporto, ma sono convinto che ciò verrà dopo l’Expo sarà ancora più importante”.

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