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Che cenone di San Silvestro sarebbe senza il giusto finale? Da cassata e Asti Moscato a cavallucci e Malvasia delle Lipari, gli abbinamenti di WineNews per finire al meglio l’anno, e dare il benvenuto al 2015

Che cenone di San Silvestro sarebbe senza il giusto finale, fatto da uno dei tanti dolci della tradizione regionale del Belpaese, abbinato ad un vino dolce, di cui l’Italia enoica certo non è avara? Se non avete ancora scelto, vi diamo qualche consiglio noi, facendo incontrare denominazioni e Regioni diverse per finire al meglio l’anno, e dare il benvenuto al 2015. In Abruzzo, le feste di fine anno fanno rima con i calcionelli fritti, da abbinare con un Sicilia Igt Moscato dello Zucco di Cusumano, mentre in Basilicata, invece, si mangiano i calzoncelli, perfetti con il Vin Santo del Chianti Classico Rocca di Montegrossi. In Calabria troviamo i fichi a crocetta, che ben si abbinano al Moscato d’Asti La Galeisa Docg La Caudrina, mentre in Campania il roccocò si esalta con il Vin Santo di Montepulciano Doc Avignonesi.
E ancora, da provare, il certosino dell’Emilia Romagna con il Moscadello di Montalcino Doc La Poderina, o la gubana del Friuli Venezia Giulia con l’Irpinia Passito Melìzie Doc Mastroberardino. Con la classica cassata siciliana niente di meglio del Moscato Asti Dolce Docg Ca d’ Gall, mentre per il pandolce ligure il matrimonio perfetto è con il Passito di Pantelleria Doc Abraxas. Lo zelten del Trentino Alto Adige dà il meglio con il Recioto della Valpolicella Classico Doc Capitel Monte Fontana Tedeschi, il pane giallo del Lazo con il Moscato di Noto Doc di Planeta e le seadas della Sardegna con il Passito di Pantelleria Doc Ben Ryé di Donnafugata. I cavallucci della Toscana si sposano alla perfezione con la Malvasia delle Lipari Passito Doc Fenech, il fristingo delle Marche con il Montefalco Sagrantino Passito Docg Caprai ed il più classico dei dolci di fine anno, il pandoro veneto, con l’Orvieto Classico Superiore Doc Muffato Calcaia Barberani.
L’altro re delle feste, il panettone lombardo, si esalta con l’Igt Umbria Muffato della Sala Castello della Sala, mentre le cartellate della Puglia con l’Igt Veneto Passito Bianco Acini Nobili Maculan e le pinoccate dell’Umbria con l’Alto Adige Passito Doc Castel Giovanelli Serenade dei Produttori di Caldaro. Infine, da provare i calciuni del Molise con il Veneto Igt I Capitelli di Anselmi, il torrone piemontese con il Vin Santo del Chianti Classico Doc Castello di Cacchiano e le tegole della Val d’Aosta con l’Igp Moscatello Passito colline Pescaresi di Angelucci.

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