Futuro roseo per il mercato globale delle botti che significa, in sostanza, quello della barrique. Con una prospettiva positiva di questo settore dell’economia enoica è positiva, grazie anche all’apporto delle economie emergenti come quelle di Sudafrica, Cina, Brasile e India.
A dirlo il nuovo rapporto pubblicato da Future Market Insights (www.futuremarketinsights.com) dal titolo “Mercato del barile di vino: analisi globale del settore (2012 - 2016) e valutazione delle opportunità (2017-2027)” ovvero le prestazioni del mercato globale delle botti da vino durante il periodo di 10 anni tra il 2017 e 2027.
Resta ancora al vertice di questa economia l’Europa occidentale che rappresenta quasi 1/3 del mercato globale, mantenendo la sua leadership anche tra il 2017 ed il 2027 con una crescita del 4,4%. Nel 2016 il giro d’affari attorno alle barrique è stato valutato in poco più di tre miliardi di dollari e si prevede che ne varrà oltre cinque nel 2027, con un trend di crescita del 4,7% annuo nel decennio preso in esame. L’incremento della produzione di quercia americana e rovere francese sarà un fattore chiave per la crescita dei ricavi del mercato globale del barile, con Argentina, Cile, Australia e Cina, che diventeranno protagonisti del mercato globale del vino e quindi guideranno anche gli acquisti globali di barili.
Il segmento del rovere francese dovrebbe, nel periodo di previsione, mantenere la sua prima posizione, incrementando il mercato globale del barile di oltre un miliardo di dollari, con una quota di mercato del 49,8%. I legni a media tostatura continueranno a primeggiare con il 40% della quota di mercato, incrementando il mercato globale del barile di 900 milioni di dollari nel decennio preso in esame. Il segmento barrique (cioè i barili da 225 litri) incrementerà di oltre un miliardo di dollari il mercato globale nel periodo di previsione.
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