Nei primi 11 mesi del 2017, tra imbottigliatrici, etichettatrici, botti, tini, presse, torchi e così via, l’Italia delle tecnologia e dei macchinari per la produzione di vino e bevande, ha esportato prodotti per 1,79 miliardi di euro, dato a cui va aggiunta al voce dedicata a macchine per filtrare e depurare le bevande che, nel 2016, aveva mosso 368 milioni di euro. E anche dalla consapevolezza della forza di questi numeri e di un Italia che è leader nel mondo che parte il rinnovamento di Simei, la più importante fiera di settore, che punta a “diventare una vera e propria fiera “globale” di tecnologie, prodotti e accessori per l’enologia. Grazie a una vasta operazione di incoming di operatori e produttori provenienti dai cinque continenti, a nuove partnership con le associazioni di categoria e importanti istituzioni quali Ministero dello Sviluppo Economico, Ice-Agenzia, Simest e Fiera Milano, e con una maggiore apertura a filiere merceologiche affini al vino come olio, birra e spirits, stiamo lavorando ad un’edizione che rappresenterà una svolta nella storia del Simei. Numerosi espositori molto significativi hanno già confermato la propria presenza all’edizione 2019, un dato che conferma la leadership internazionale di Simei e che la strada di rinnovamento intrapresa è quella giusta”. A dirlo Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini ha presentato oggi l’edizione n. 28 di Simei, che sarà di scena dal 19 al 22 Novembre 2019 a Fiera Milano - Rho. E che, dopo il successo della scorsa edizione, a Monaco di Baviera, per Drinteck, torna in Italia, dove sarà un appuntamento fisso, con cadenza biennale, portando con sé forti prospettive di crescita e grandi novità (www.simei.it).
Come spiegato da Abbona, parola d’ordine di questa nuova edizione è “incoming”, progetto che nel 2017 ha portato al Simei oltre 150 delegati da tutto il mondo e che verrà potenziato per questa nuova edizione attraverso un forte impiego di energie e risorse di promozione internazionale anche grazie a Simest, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane. Obiettivo: raddoppiare la presenza di buyer, operatori e produttori provenienti da tutte le regioni viticole mondiali, al fine di sviluppare nuove collaborazioni con le istituzioni pubbliche e le associazioni di rappresentanza dei produttori e i professionisti della vitivinicoltura anche a livello internazionale.
Altra novità dell’edizione 2019, pur mantenendo Simei la propria “verticalità” sul mondo del vino, sarà l’apertura, in maniera organica e strutturata, a quelle filiere produttive affini al vino, quali l’olio, le birre artigianali e non, e il vasto mondo degli spirits che, con l’enologia, condividono sempre di più processi, pratiche produttive e, quindi, tecnologie, prodotti e accessori.
“La globalizzazione dei consumi ma anche delle produzioni - aggiunge Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini - ci ha spinto a rivedere l’impianto generale di Simei, estendendolo a settori produttivi del “liquid food” vicini al vino, ma soprattutto allargando in maniera sistematica e organizzata la strategia promozionale della fiera verso un orizzonte internazionale. In questa direzione stiamo lavorando a un più forte coinvolgimento di Ice, Simest e della stessa Fiera Milano nella promozione dell’incoming, proseguiamo nella partnership con Fiera Monaco e, insieme all’associazione Anformape (Associazione Nazionale Fornitori Macchine Accessori e Prodotti per l’Enologia), vogliamo programmare lo sviluppo di nuove iniziative a favore delle imprese italiane ed estere che aderiranno al “Progetto Simei”.
“Quando parliamo di vino, un ambasciatore eccezionale del made in Italy, è importante sottolineare la componente tecnologica delle macchine che aiutano i nostri imprenditori a lavorare meglio - dice Paolo Borgio, Direttore Organizzatori Terzi, Sponsorizzazioni e Ristorazione Fiera Milano Spa - questo elemento, insieme alla qualità dei servizi che mette a disposizione Fiera Milano, sono gli ingredienti essenziali per la buona riuscita di una fiera che si misura nella capacità di fare affari dei suoi espositori. Nella Milano di oggi, che mette in mostra un’imprenditoria coraggiosa e capace grazie anche alla sua fiera, Unione Italiana Vini ben rappresenta il comparto e questa fiera rappresenta il punto di riferimento internazionale”.
“Il confronto domanda offerta che abbiamo sempre cercato di favorire a Simei - conclude Ernesto Abbona - vuole andare oltre la dinamica commerciale, per investire il più ampio tema del dialogo di filiera mirato all’innovazione di prodotto e di processo. Una formula sempre risultata vincente, grazie alla quale sono nate iniziative di grande successo come il concorso “Innovation Challenge Lucio Mastroberardino” che rappresenta per Simei un patrimonio prezioso da valorizzare ulteriormente in chiave di globalizzazione”.
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