Vinitaly non è solo a Verona, ma in tutto il mondo: grazie ai social le distanze si annullano e, in questo caso, grazie ad un semplice hashtag. Le conversazioni attorno a #Vinitaly2018 infatti sono aumentate rispetto all’anno scorso e secondo l’analisi dell’Osservatorio Qualivita Wine sui dati di Waypress Media Monitoring, ben il 18% sono avvenute all’estero. Un dato che va di pari passo con quelli positivi dell’export di vino, arrivato al record storico di 6 miliardi di euro nel 2017, per una crescita del +6,4% su base annua e un trend del +142% dal 2000 (dati Ismea).
Ma qual è stato il Paese più appassionato di Vinitaly, e che quindi ne ha parlato sui canali social? L’analisi delle conversazioni on-line con l’hashtag #Vinitaly2018 mostra un boom, promettente, di interesse in Cina, che da sola copre il 7% delle citazioni totali, dato ancor più significativo se si considera che nel 2017 erano quasi inesistenti. Anche negli Usa si “cinguetta” tanto sulla fiera enoica italiana più importante del mondo, comprendo il 5,2% (+0,5% sul 2017), seguito dal Brasile allo 0,7%. In calo il Regno Unito, allo 0,8% (-1,1% sul 2017), mentre Spagna e Francia rimangono a quote poco sopra allo 0,2%. Il sentiment è positivo nel 39% dei casi e neutro nel 44%, negativo il restante 17%. Twitter si conferma il canale principale, con quasi il 90% delle conversazioni.
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