Che la Dieta Mediterranea sia la più sana e bilanciata ormai è un dato di fatto: sono stati scritti libri, fatti studi e dimostrato scientificamente che una dieta varia, che comprenda un po’ tutti gli alimenti, sia la più indicata per la salute. Anche per combattere l’obesità e promuovere una filosofia che oltre ad aiutare l’invecchiamento in salute, punti a rendere l’alimentazione il più sostenibile possibile, con meno sprechi e col consumo di prodotti del territorio. Su questo concetto si basa il progetto Euregio: Environment, Food and Health (EFH), che punta a promuovere l’invecchiamento in salute e la lotta all’obesità della popolazione dei tre territori dell’Euroregione, con un approccio multidisciplinare basato sulla qualità nutrizionale del cibo e la sostenibilità. L’11 giugno, nell’aula magna della Fondazione Edmund Mach, a San Michele all’Adige (Trento) il progetto, presentato dal presidente FEM, Andrea Segrè, il professore del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente, Fulvio Mattivi, il dirigente del Servizio dietetica e nutrizione clinica dell’Apss di Trento, Carlo Pedrolli, il direttore del Centro Laimburg, Michael Oberhuber, e Werner Zwerschke dell’Università di Innsbruck, agli esperti del settori e a tutti gli interessati all’argomento, si concentrerà in particolare sugli ingredienti principali della Dieta Mediterranea Alpina, una dieta ipocalorica basata sui prodotti del territorio, che sarà testata nello studio clinico del progetto EFH.
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