A febbraio di quest’anno, un gruppo di 12 chef delle Krug Ambassade provenienti da tutto il mondo si è imbarcato in un’insolita avventura al largo delle coste di Maiorca. Ispirati dalla filosofia della Maison nel considerare ogni appezzamento come un singolo ingrediente che, attraverso il suo vino, conferisce un carattere inconfondibile agli assemblaggi, hanno deciso di esplorare le possibilità creative di un unico ingrediente: il pesce. Guidati da pescatori esperti, ancora prima dell’alba, si sono imbarcati su pescherecci in mare aperto per pescare e scegliere di persona il pescato del giorno, cui imprimere il loro stile unico in piatti dal perfetto abbinamento con le celebri bollicine francesi. Il risultato? “Krug x Fish. Un mare di racconti”, un volume, quarto di una serie dedicato come i precedenti all’esaltazione di un singolo ingrediente (dopo la patata, l’umile uovo, e il fantasioso fungo), ed ai suoi abbinamenti con lo Champagne Krug, celebrando la ricreazione di Krug Grande Cuvée 166ème Édition e Krug Rosé 21ème Édition, con Krug Encounter, tour mondiale partito a giugno dall’Italia, dal Ristorante Langosteria Paraggi nel Golfo del Tigullio in Liguria, amato dai uno dei più grandi Krug Lover, Ernest Hemingway, ed ai cui fornelli c’è lo chef Domenico Soranno, che rappresenta l’Italia nel volume, e che prosegue fino a novembre con la partecipazione del direttore Olivier Krug.
Il volume racconta l’avventura degli chef Krug, cui i pescatori hanno impartito i rudimenti del loro mestiere, aiutandoli a tirare in barca il pescato di stagione. Rientrati nel porto, gli chef si sono radunati intorno ad un fuoco con i loro compagni di pesca e con un bicchiere di Krug Grande Cuvée in mano, scambiandosi racconti della loro spedizione mattutina prima di affrontare la fase clou: la creazione di deliziosi piatti da abbinare allo Champagne Krug. Nonostante la diversità delle loro origini, questi uomini parlavano la lingua comune dell’istinto e del rispetto per la natura, condividendo il fascino nei confronti del pesce, l’elemento base di questa impresa. Alla fine della giornata, il confronto fra la creazione dello Champagne, la pesca e la cucina, è emerso con evidenza. Si tratta di arti plurimillenarie che fanno fortemente leva sull’istinto. Lo Chef de Caves, il pescatore e lo Chef de Cuisine devono adattarsi ai prodotti che la terra e il mare offrono, impiegando tutta la loro abilità per rivelare l’intero potenziale in essi contenuto.
Gli chef protagonisti? Da Dick Middelweerd (De Treeswijkhoeve, Paesi Bassi) a Robin Zavou (The Krug Room, Hong Kong S.a.r., Cina), da Olivier Deboise Méndez (La Table Krug, Messico) a Jorge Martin del Cañizo (Dani Garcia Restaurente, Spagna), da Michael Cimarusti (Usa) a Yukiyoshi Tada (Sushidokoro Tada, Giappone), da Andrew Fairlie (Restaurant Andrew Fairlie, Scozia) a Kihak Lim (L’Espoir du Hibou, Corea), da Hiroyuki Kanda (Kanda, Giappone) a Heiko Nieder (The Restaurant, Svizzera), da Ryan Clift (Tippling Club, Singapore) a Domenico Soranno.
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