Se i Millennials sono quelli che guideranno il futuro dei consumi enoici, non c’è di che stare troppo tranquilli. Non solo perché, dicono tutte le ricerche in materia, i giovani consumatori sono poco fedeli ai brand, ma anche alle diverse tipologie di vino, e pur amando conoscere e sperimentare, non sono ancora così affascinati dal mondo di Bacco, ma vedono nel vino una bevanda “social” più che un prodotto culturale. Ma anche perché, a quanto pare, preferiscono sempre di più altri tipi di bevande alcoliche. Almeno, è quello che succede in due mercati fondamentali, oggi, per il vino mondiale ed italiano, Usa e Uk, come evidenziato dal magazine “Wine Industry Insight”. Secondo i dati comparati dal BofA Merrill Lynch Global Research Survey del 2017 e 2018, cresce la preferenza dei giovani per gli spirts, mentre calano birra e vino.
Se nel 2017 i Millennials che sostenevano di preferire liquori ed altri alcolici erano il 36%, nel 2018 la quota arriva al 41%, con la birra scesa dal 40% al 39%, ed il vino, settore più penalizzato da questo cambio di rotta, dal 22% al 18%.
Tuttavia, la birra rimane la bevanda più consumata, con il 49% della quota di mercato degli alcolici tra i giovani, seguita dagli spirits (26%) e dal vino (21%).
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