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VERSO IL FUTURO

Uniti per il territorio: la Franciacorta rilancia sul Piano Territoriale Regionale d’Area

Prosegue il percorso comune tra Regione Lombardia, amministrazioni e Consorzio, per la crescita del distretto delle celebri bollicine lombarde
FRANCIACORTA, TERRITORIO, Italia
Uniti per il territorio: la Franciacorta rilancia sul Piano Territoriale Regionale d’Area

Per governare un territorio, soprattutto pensando alla sfida del cambiamento climatico, tutte le forze che lo animano devono lavorare d’insieme. Lo sa bene la Franciacorta, distretto tra i più importanti per la spumantistica italiana, dove, dal 2017, la Regione Lombardia, di concerto con le pubbliche amministrazioni locali ed i player del vino, dal Consorzio del Franciacorta alla Strada del Vino, tra gli altri, hanno messo in campo il Piano Territoriale Regionale d’Area, piano strategico di una vasta area che coinvolge 22 Comuni della Franciacorta, proprio con l’obiettivo di “elevare la qualità del territorio al livello della qualità del brand vitivinicolo che lo identifica nel mondo”, che agisce su quattro direttrici principali: la riduzione del consumo di suolo, salvaguardando le coltivazioni di pregio e risparmiando prezioso suolo agricolo di alto valore produttivo; l’incentivazione ed attuazione degli interventi di rigenerazione urbana e territoriale; il miglioramento dell’accessibilità ciclabile alle stazioni ferroviarie, alla riqualificazione delle “porte di accesso” alla Franciacorta mettendo a sistema una rete di mobilità sostenibile; la valorizzazione della rete verde in connessione con la rete ecologica senza soluzioni di continuità e il miglioramento della qualità edilizia e dell’efficienza energetica.
Piano su cui, nei giorni scorsi, anche in vista della prossima tornata elettorale, ha visto Consorzio, sindaci e candidati del territorio tornare a condividere la visione strategica del Piano, e fare il punto della situazione.
“Il Consorzio si è sempre espresso a favore di questo strumento affinché diventasse legge così come è stato - ha sottolieneato Maurizio Zanella, membro del CdA del Consorzio Franciacorta con delega al Ptra, e guida di Cà del Bosco, una delle realtà più prestigiose del territorio - e ha investito buona parte del suo bilancio per portarlo avanti, nonostante non fosse una sua diretta competenza, unicamente nell’interesse dei cittadini della Franciacorta. Come produttore di vino esprimo la mia preoccupazione perché senza il territorio il vino non può andare avanti, ma c’è estremo bisogno di una Franciacorta bella, ordinata e sostenibile, che rispecchi la qualità e l’immagine che il suo vino ha raggiunto oggi in soli cinquant’anni. Questa è un’ occasione per affrontare questo tema concretamente al fine di comprendere quanto l’opportunità del Ptra sia importante non solo per le amministrazioni pubbliche, non solo per il vino, ma soprattutto per i cittadini”.
Insomma, una strada aperta e da percorrere con convizione, anche perchè “gli strumenti ci sono, adesso serve crederci”, ha detto il Consigliere Regionale Viviana Beccalossi, che ha vissuto in prima persona la nascita del progetto.
A cui hanno fatto eco le parole dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi: “la distintività è una condizione vitale per i prodotti e vini lombardi al fine di vincere la sfida della competitività sui mercati. In questo senso il legame con il territorio è fondamentale. Per questo il Ptra è strategico al fine di comunicare in maniera univoca le peculiarità della Franciacorta. Significa dare un’ ulteriore possibilità di sviluppo alla nostra viticoltura. Al momento circa la metà dei Comuni hanno approvato in questo ambito il regolamento edilizio unico. È necessario che tutti lo facciano”.

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