Il rosato non è solo una moda che ammalia e conquista i palati dei giovani consumatori Usa, ma una realtà che cresce ad ogni livello, conquistando l’attenzione del più importante gruppo della moda di Francia, LVMH (che in portafoglio ha marchi top di Champagne come Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Dom Pérignon, Ruinart e Krug e simboli di Bordeaux come Château d’Yquem e Château Cheval Blanc), che ha ufficializzato l’acquisto di Château du Galoupet, Cru Classé della Côtes-de-Provence sin dal 1955, ma nelle cronache per la qualità dei suoi vini già nel XVII secolo: 68 ettari di viti mediamente di 25 anni di età, giusto di fronte alle isole di Hyéres e du Levant, da cui si producono principalmente vini rosé (90%), ma anche bianchi (5%) e rossi (5%). Un segnale importante, che arriva, non a caso, all’apice del successo dei vini rosati di Provenza, le cui esportazioni, nel giro degli ultimi dieci anni, sono cresciute di ben 14 volte, il +8% nel 2018, una crescita tre volte superiore alla media del vino francese nel suo complesso.
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