La crisi dei consumi è ormai alle spalle, la Russia torna a crescere, ed a beneficiarne sono anche le importazioni enoiche, Che, a livello globale, nel primo trimestre 2019 arrivano a 193 milioni di euro per i vini fermi e 28,6 milioni di euro per le bollicine, con l’Italia che si conferma primo partner commerciale: dal Belpaese sono partiti infatti 14,4 milioni di euro in bollicine (per una quota del 50,37%) e 48,7 milioni di euro di vini fermi (per una quota, in leggero calo sullo stesso periodo del 2018, del 25,25% del mercato). Merito, come ricorda la Iem - International Exhibition Management, agenzia fondata 20 anni fa da Giancarlo Voglino e Marina Nedic che si occupa di promozione del vino italiano nel mondo, di un asso nella manica che risponde al nome di ristorazione italiana, molto amata dai consumatori russi, che costituisce un canale privilegiato per valorizzare la qualità delle etichette made in Italy. È qui, in un mercato vivace e in crescita, che torna “Solo Italiano”, l’evento Iem che porta l’enologia italiana in Russia, con due tappe nel calendario del Simply Italian Great Wines: Mosca (17 giugno) e San Pietroburgo (19 giugno). Il format, ormai consolidato, mette al centro l’incontro tra produttori e professionisti locali del settore (importatori, distributori, sommelier, canale ho.re.ca.), tra seminari, degustazioni guidate e workshop, che vedrà tra i protagonisti le bollicine dell’Asti e le etichette delle griffe del vino tricolore, da Ruffino a Gancia, da Cocchi a Cantina Frentana, dai Vignaioli del Morellino di Scansano ad Argiolas, da Jermann ad Antinori, da Masi Agricola a Michele Chiarlo.
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