Qualcosa è cambiato in vetta alla “Wine Lister”, il portale che mette in fila le etichette migliori del mondo prendendo in considerazione, oltre ai punteggi della grande critica internazionale, anche fattori spesso non troppo considerati, come distribuzione, liquidità e potenzialità di invecchiamento, che se in vetta incorona il Romanée-Conti e La Tâche Grand del Domaine de la Romanée-Conti, entrambi a 990 punti, ad un passo dalla perfezione, per quanto riguarda le etichette del Belpaese ha in serbo più di una novità. Al top, c’è ancora il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, con 975 punti (in crescita sui 972 di inizio anno, ndr), ma a completare il podio salgono il Case Basse Sangiovese di Soldera, a 972, e Le Pergole Torte della griffe del Chianti Classico Montevertine, con 964, che scalzano così il Barolo Rocche Falletto Riserva di Falletto - Bruno Giacosa, scivolato alla posizione n. 6 con 951 punti, ed il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno, che arriva a 957 punti, ma si ferma alla posizione n. 4.
Al n. 5, il Sassicaia di Tenuta San Guido, con 953 punti, mentre l’altro bolgherese protagonista delle classifiche e delle aste internazionali, il Masseto, si ferma alla posizione n. 7, a quota 950 punti. Quindi, il Barolo Sperss di Gaa, alla posizione n. 8 con 943 punti, seguito dal Solaia di Antinori, con 942 punti, mentre il Barolo di Bartolo Mascarello chiude la top 10 a quota 941 punti. Scorrendo la chart, alla posizione n. 11 ecco l’Ornellaia (940), davanti al Tignanello (939), mentre alla n. 13 troviamo il Barolo Brunate (già Brunate Le Coste) di Giuseppe Rinaldi (922), giusto davanti al Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja (921). Alla posizione n. 15 è la volta del Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi (917), seguito dal Barolo Granbussia Riserva di Poderi Aldo Conterno (916), con il Barbaresco Asili Riserva di Bruno Giacosa alla posizione n. 17. Quindi, il Barolo Monprivato di Giuseppe Mascarello e Figlio, alla posizione n. 18 con 914, davanti al Barolo Cannubi Boschis di Luciano Sandrone (912) ed al Flaccianello della Pieve di Fontodi (908), che chiudono le prime venti posizioni.
Se guardiamo invece ai soli punteggi della critica internazionale, in vetta c’è il Barbaresco Pajé Vecchie Viti di Roagna, con 979 punti, seguito dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (976) e dal Case Basse Sangiovese di Soldera (975). Quindi, ai piedi del podio, il Barbaresco Sorì San Lorenzo di Gaja (968) alla posizione n. 4, davanti al Percarlo di San Giusto a Rentennano (967) ed al Syrah di Tua Rita, alla posizione n. 6 con 965 punti. E ancora, alla n. 7 ecco Le Pergole Torte di Montevertine (962), alla n. 8 il Merlot Filip di Miani (962), alla n. 9 l’Amarone della Valpolicella di Quintarelli (961) ed alla n. 10 l’Alceo del Castello di Rampolla (961).
Tutto cambia quando si parla di brand, con il Sassicaia di Tenuta San Guido primo tra gli italiani e secondo, in termini globali, con 998 punti, solo al Dom Pérignon ed a Château Mouton Rothschild, che arrivano ai 999 punti. Dietro, i protagonisti del mercato secondario dei finw wine: al secondo posto il Tignanello (994), al terzo l’Ornellaia (992), quindi il Masseto (987), alla posizione n. 4, con il Solaia (984) alla n. 5, seguito dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (976) alla n. 6. Alla posizione n. 7 il Barbaresco di Gaja (971), con Le Pergole Torte di Montevertine (968) alla n. 8, mentre il Case Basse Sangiovese di Soldera (962) si ferma alla n. 9, ed il Barolo di Bartolo Mascarello (962) chiude la top ten.
Infine, la top ten dal punto di vista dell’indice economico, che non riguarda solo il prezzo medio delle ultime annate in commercio, ma anche i volumi venduti e la stabilità del prezzo. In vetta, così, troviamo il Barbaresco Asili Riserva di Bruno Giacosa (984), seguito sul podio dal Case Basse Sangiovese di Soldera (980) e dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (971). Alla posizione n. 4 il Barolo Rocche Falletto Riserva di Bruno Giacosa (966), con Le Pergole Torte di Montevertine (961) alla n. 5 ed il Barolo Granbussia Riserva dei Poderi Aldo Conterno (957) alla n. 6. Quindi, il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno (951), alla posizione n. 7, seguito dal Barolo Brunate di Giuseppe Rinaldi (946) alla n. 8, ed ancora il Barbaresco Rabajà di Bruno Giacosa (933) alla n. 9 ed il Barolo di Bartolo Mascarello (920) alla posizione n. 10.
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