L’Italia è il quinto maggior esportatore dell’Unione Europea di prodotti agroalimentari verso l’area del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Venezuela), per un totale di 266 milioni di euro, pari ad una quota di mercato del 10-20%, e dopo il recente accordo Ue-Mercosur, che abolisce i dazi, si preannuncia un’intensificazione degli scambi commerciali. Per quanto riguarda il vino, secondo l’Osservatorio Vinitaly - Wine Monitor Nomisma, tra i Paesi emergenti ritenuti più promettenti al primo posto figura proprio il Brasile, con i suoi 324,9 milioni di euro di vino importato a livello globale, e con un balzo del 156% dal 2007. Inoltre, nei primi sette mesi del 2019, il Brasile ha importato vino per un valore complessivo di 171,86 milioni di euro (+0,8% sullo stesso periodo del 2018), di cui 18,05 milioni dall’Italia (-2,7%). In questo contesto, diventa fondamentale una partecipazione costante e solida, come quella di Wine South America, la fiera enoica firmata Vinitaly-Veronafiere attraverso la sua controllata Veronafiere do Brasil, di scena, nei giorni scorsi, a Bento Gonçalves, nello Stato di Rio Grande do Sul (che ha coinvolto 300 aziende e 6.600 professionali da 21 Paesi diversi).
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