La produzione europea di vino e mosti accusa il colpo, e dopo l’eccezionale 2018, in termini quantitativi, il Vecchio Continente registra un calo complessivo del 15%, a quota 161,3 milioni di ettolitri, come rivelano i dati della Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea, ma in linea (-4%) con la media degli ultimi cinque anni. Nonostante le gelate e la grandine, non cambiano i rapporti di forza all’interno del vigneto europeo, con Italia, Spagna e Francia che rappresentano ancora l’80% della produzione complessiva. L’Italia, così, si conferma al primo posto, con 46,14 milioni di ettolitri (-17%), pari al 29% del totale Europa, seguita dalla Francia, con 43,36 milioni di ettolitri (-13%), che rappresenta il 27% della produzione complessiva europea, e dalla Spagna, con 40 milioni di ettolitri (-19%), che vale il 25% del vino Ue. Ai piedi del podio, la Germania, che rappresenta, con 9 milioni di ettolitri (-12%) il 6% della produzione del Vecchio Continente, ed il Portogallo, a quota 6,7 milioni di ettolitri (in crescita del +10%), ossia il 4% del vino europeo.
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