La Francia rivede a ribasso le sue stime di vendemmia: secondo i dati di inizio ottobre, la produzione scenderà a 42,2 milioni di ettolitri, in ribasso sui 43,4 milioni di ettolitri stimati in agosto, già del 14% sul 2018, e, comunque, al di sotto della media quinquennale (sui 45 milioni). I cali più significativi, secondo i dati di Agreste, l’agenzia statistica del Ministero dell’Agricoltura francese, si avranno nel regione del Beaujolais (-32% sul 2018) e nella valle dello Jura (-51%), ma riduzioni a doppia cifra sono previste anche in Champagne (-17%), mentre più ridotto, tra le Regioni più importanti, sarà il calo a Bordeaux, nell’ordine del -5%. Una riduzione di produzione, spiega Agreste, dovuta soprattutto a qualche gelata primaverile, e alle alte temperature estive, accompagnata dalla scarsità di piogge. Con il risultato che, a livello generale, sono state raccolte, e si stanno finendo di raccogliere, uve sane ma con grappoli spesso più piccoli della norma. Un quadro aggiornato della produzione vitivinicola mondiale, si avrà il 31 ottobre, quando, a Parigi, l’Oiv (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino presenterà le prime stime a livello globale.
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