Prosegue il countdown verso il vertice della “Top 100” 2019 di “Wine Spectator”, la classifica più influente nel mondo del vino, che ha svelato altre due posizioni, con l’Italia ancora a bocca asciutta. Alla posizione n. 6 c’è, infatti, il secondo vino francese in Top 10, lo Châteauneuf-du-Pape 2016 di Château de Beaucastel di proprietà della Famiglia Perrin, mentre alla n. 5 un americano che “parla” francese, il Brut Anderson Valley L’Ermitage 2012, blend al 50% di Chardonnay e Pinot Nero di Roederer Estate, la “costola” californiana fondata dalla griffe dello Champagne nel 1982. Domani, è già tempo di podio, con le posizioni dalla 4 alla 2 che, con ogni probabilità, alzeranno il sipario su almeno un’etichetta tricolore, mentre lunedì 18 novembre verrà svelata l’intera classifica, dal n. 1 al n. 100, con l’Italia che, a questo punto, difficilmente ripeterà l’exploit di un anno fa, con il trionfo del Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido, al n. 1 assoluto, il Chianti Classico Riserva 2015 di Castello di Volpaia alla posizione n. 3 e l’Etna San Lorenzo 2016 di Tenuta delle Terre Nere di Marco de Grazia, al n. 9, e ben 19 etichette italiane in classifica. Ricapitolando la situazione della “Top 100” 2019, alla n. 10 il Puente Alto 2016 di Viña Almaviva, alla n. 9 il Bin 798 2017 di Penfolds, alla n. 8 Château Pichon Baron 2016 ed alla n. 7 lo Chardonnay Carneros Hyde Vineyard 2016 di Ramey.
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