È un momento felice per le esportazioni di vino italiano in Russia, che continuano il loro trend positivo, dopo che, nel 2018, la crescita registrata in valore è stata del 4,5%, con una brillante performance del settore delle bollicine: con 264 milioni di euro di esportazioni, l’Italia mantiene la posizione di leader del mercato enologico in Russia, con una quota di mercato vicina al 30%. Mercato su cui punta forte anche il Consorzio del Vino Chianti, protagonista, nelle ultime ore, insieme al gruppo editoriale del wine & food italiano Gambero Rosso, di due appuntamenti tra Mosca e San Pietroburgo, con il Chianti ed il Vin Santo nel calice (con la Doc Vin Santo del Chianti presentata per la prima volta nel Paese), e le “Matrioska Stories”, incontri business di pochi minuti, con i produttori a raccontare la loro storia, racchiusa dentro alla Denominazione, come in una Matrioska.
“Il mercato russo è per noi un bacino di espansione commerciale dalle elevatissime potenzialità - dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - i vini italiani stanno vivendo un momento felice in Russia, come dimostrato dai numeri. Un solido percorso di crescita, trainato dallo straordinario successo della cucina italiana in Russia. Con queste premesse stiamo spingendo sulla conoscenza del Chianti per consolidare e allargare ulteriormente la nostra presenza”.
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