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FINE WINES

Il Liv-ex segna il terzo mese consecutivo di calo: l’Italy 100 a novembre perde lo 0,49%

L’indice delle etichette top del Belpaese, comunque, al +4,57% da inizio anno. Crescono i prezzi medi di Mascarello e Conterno
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Il Barolo Riserva Monfortino 2010 di Giacomo Conterno tra i top performer di novembre sul Liv-ex

Non si arresta la crisi del mercato secondario dei fine wine, con il Liv-ex 1000, l’indice che monitora l’andamento di 1.000 vini da tutto il mondo, che segna il terzo mese consecutivo di calo: a novembre perde l’1,74% sul mese precedente, mentre il calo, da inizio anno, è del -3,56%. Se ad ottobre Italia e Champagne si erano tenuti fuori dalle secche, a novembre, l’Italy 100, l’indice formato dalle più recenti annata fisiche di Sassicaia, Masseto, Solaia (Antinori), Tignanello (Antinori), Ornellaia, Barbaresco di Gaja, Barolo Monfortino Riserva e Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno, Guado al Tasso (Antinori) e Redigaffi di Tua Rita, perde lo 0,49%, mantenendo la miglior performance nell’anno (+4,57%), e lo Champagne 50 fa ancora peggio, segando una frenata del -2,15%, ma restando, unico con l’Italy 100, in territorio positivo nel 2019 (+2,15%).
La performance peggiore, però, è ancora una volta quella del Burgundy 150, che perde addirittura il 2,93% nel mese, ed il -7,29% da inizio anno, mentre il Bordeaux Legends 50 segna un calo del -2,70% a novembre e del -6,34% da inizio anno, il Bordeaux 500 perde l’1,03% a novembre e il 2,47% da inizio anno, il Rhone 100 il -0,42% a novembre ed il -2,26% da inizio anno ed il Rest of the World 50 i l -1,18% a novembre ed il -1,92% da inizio anno. Il Liv-Ex 100, che monitora l’andamento dei prezzi dei vini da collezione più ricercati in assoluto (dove l’Italia è più presente che in passato, con Masseto 2014 e 2015, Ornellaia 2013 e 2015, Sassicaia 2014, 2015 e 2016, Tignanello 2015 e 2016, Solaia 2015, Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno, Barolo 2014 di Bartolo Mascarello, Barolo Villero 2013 Brovia e Sperss 2013 di Gaja), perde l’1,28% a novembre, anche a causa di una certa ritrosia degli investitori, frenati dal calo del dollaro, dall’instabilità di Hong Kong e, ovviamente, dai dazi di Trump. Da cui sono esenti i vini italiani, ed è forse anche in quest’ottica che vanno lette le eccellenti performance del Barolo 2014 di Bartolo Mascarello, passato da 1.767 a 1.857 sterline a cassa (+5,1%) e del Barolo Riserva Monfortino 2010 di Giacomo Conterno, passato da 12.346 a 12.780 sterline a cassa (+3,5%), rispettivamente secondo e quarto per crescita del prezzo medio.

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