Al Gala in onore del prestigioso premio Nobel, i Reali di Svezia ed i loro 1.300 ospiti da tutto il mondo, hanno brindato con la “nobiltà” del vino italiano. O meglio, con il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Pagliareto 2015 di Lunadoro, la cantina poliziana tra i fiori all’occhiello di Schenk Italian Wineries, unico vino italiano protagonista nel Gala banquet alla Stockholm City Hall, di scena nei giorni scorsi. Un vino frutto di una cantina che “è espressione di tutti i nostri investimenti sul capitale umano, sulla tecnologia e sul territorio e sta dando soddisfazioni eccezionali a conferma che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta”, ha commentato Daniele Simoni, amministratore delegato di Schenk Italian Wineries, tra le realtà più importanti del vino italiano, parte del più ampio Gruppo Schenk, con cantine e vigneti anche in Svizzera, Francia e Spagna.
Per arrivare sulla tavola dei Nobel, Lunadoro ha superato una scrupolosa selezione: dopo aver richiesto ai tre principali importatori svedesi di selezionare 15 vini a testa provenienti da tutto il mondo, gli organizzatori del Nobel hanno nominato una giuria di esperti di vino, tra cui sommelier e main chef della cerimonia, che hanno scelto tre vini da accompagnare al menu. Unico vino italiano presente sulla tavola dei Nobel, Lunadoro è stato selezionato come il vino rosso per eccellenza, insieme allo Champagne Brut “Les Folies de la Marquetterie” di Taittinger e al bianco Weingut Jurtschitsch 2017 Eiswein Grüner Veltliner. Un traguardo unico per questa piccola ma sempre più apprezzata realtà che, dopo essere stata acquisita da Schenk Italian Wineries, ha collezionato, grazie al lavoro degli esperti agronomi ed enologi del gruppo, una serie di successi (come i recenti Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso o la medaglia d’oro di Gilbert & Gaillard) che hanno premiato la crescita costante del livello qualitativo dei vini prodotti.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024