Con la produzione di vini spumeggianti cresciuta ancora nel 2019 in Italia, primo produttore al mondo con 750 milioni di bottiglie (con una quota sul mercato globale del 27%), di cui poco oltre 200 milioni destinate al mercato interno, mentre 550 milioni raggiungono i mercati esteri (due su tre), forti di una varietà e di una versatilità che ne fanno le compagne perfette in ogni momento dell’anno e, soprattutto, di ogni piatto, le bollicine italiane sono sempre più amate, oltreconfine, e anche in Italia. E tutto questo, grazie anche e soprattutto a produttori, enologi, e non solo, che, con le loro intuizioni, le loro celebri cantine ed i vini famosi in tutto il mondo, ne hanno fatto la storia. E se da un lato la conferma arriva dai numeri dell’Ovse-Ceves (Osservatorio Centro Studi Economici Vini Speciali), dall’altro, sarà il Festival SpumantiItalia (Pescara, Hotel Esplanade, 24-26 gennaio) a premiare i personaggi del mondo spumantistico italiano che nella loro attività si sono distinti attraverso il loro lavoro e le loro idee.
“Un valore in cantina - stima Giampietro Comolli, alla guida dell’Osservatorio e tra gli ospiti del Festival - di circa 1,9 miliardi di euro che segna, rispetto al 2018, una crescita in volume del +8,5% e un +3,9% in valore. Il punto dolente resta il valore marginale all’origine delle bottiglie, di conseguenza i prezzi al consumo. Anche se, soprattutto sui mercati esteri, la percezione di qualità associata allo stile del bere made in Italy porta a un giro d’affari globale al consumo di 6,1 miliardi di euro, oltre tre volte tanto il prezzo alla produzione. Ma per crescere in valore, occorre puntare al nuovo e miglior rapporto valore/identità abbandonando il mix qualità/prezzo che spinge al ribasso dei listini”.
I produttori Vittorio Moretti (Terra Moretti) e Maurizio Zanella (Cà del Bosco), la famiglia Gancia e Giorgio Soldati (La Scolca), il presidente degli enologi italiani riuniti in Assoenologi e degli enologi mondiali dell’Union Internationale des Œnologues Riccardo Cotarella, e Mattia Vezzola, tra i più importanti enologi italiani, e produttore (Costaripa): ecco i Premi Speciali di SpumantItalia, il Festival dedicato alle migliori espressioni effervescenti del Belpaese - promosso, tra gli altri, dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, Bubble’s Italia, Andrea Zanfi Editore e Assoenologi - dove addetti ai lavori ed appassionati italiani, ma non solo, potranno scoprire quali sono i migliori vini offerti sul mercato, con le aziende, Maison che ne hanno fatto la storia e cantine che ne sperimentano sempre nuove espressioni, protagoniste di momenti culturali e di approfondimento tecnico-scientifico, tra degustazioni guidate e masterclass, ma anche talk show dedicati a temi come il confronto tra le territorialità delle aree italiane che hanno consolidato nel tempo la loro identità produttiva e le news collecting che stanno operando per tale fine, ed eventi in tutta la città. E che assegna un riconoscimento speciale anche al Consorzio di Tutela della Doc Prosecco e Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, mentre il “Premio Francesco Scacchi” alla più innovativa azienda spumantistica italiana va a Salvatore Murana di Pantelleria, “L’inizio e il quotidiano, poi la storia” verrà consegnato a Girolamo d’Amico, Louis Rapini, Ulrico Priore a Mario Pojer, e il “Premio Gerolamo Conforto”, infine, a Josef Reiterer e Franco Adami.
Di scena il 24 gennaio in una cena di gala con oltre 100 etichette effervescenti, dal Franciacorta all’Alta Langa, dall’Oltrepò al Prosecco, dall’Asti ai Monti Lessini, accanto ai Premi Speciali del Festival saranno assegnati anche i riconoscimenti agli “Ambasciatori del brindisi italiani 2020” del magazine Bubble’s.
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