“Vinificato sulla Tour Eiffel”. No, non è uno scherzo, né la retro etichetta di qualche produttore spiritoso, ma quello che, a ragione, potremmo leggere nella scheda tecnica della prima annata della Winerie Parisienne, la cantina della capitale francese che ha riportato in vita il vino prodotto dalle uve dell’Île-de-France, vinificandole in cima al monumento simbolo di Parigi. “Il potenziale dell’Île-de-France è enorme - spiega al quotidiano francese “Le Figaro”https://avis-vin.lefigaro.fr/ Adrien Pélissié, uno dei tre fondatori della cantina -, la regione ha il 50% di terreni agricoli, ed oggi siamo produttori diretti con il primo raccolto sui 3 ettari piantati negli Yvelines”.
Tutto, ricorda il quotidiano francese, inizia nel 2016, quando i tre soci hanno ottenuto, grazie ad un cambio dei regolamenti, i diritti d’impianto, scegliendo la pianura di Versailles, terreni incolti da oltre vent’anni, dove l’anno seguente - nel 2017 - vengono piantate le prime viti. “Abbiamo iniziato con le grandi varietà francesi”, ricorda Adrien Pellissié, attraverso un progetto che ha interessato anche la Camera dell’Agricoltura regionale, con cui la Winerie ha creato, nel 2018, l’Association des vignerons et vinificateurs d’Île-de-France.
E non c’è stato davvero niente di meglio, per segnare questa rinascita, che vinificare la prima annate in un luogo tanto simbolico come il primo piano della Tour Eiffel, dove i turisti di tutto il mondo scoprono che intorno a Parigi c’era un vigneto, e che adesso sta rinascendo, con i primi vini - un Merlot ed uno Chardonnay - in degustazione dalla “terrazza” più bella del mondo, abbinati alle creazioni di chef Thierry Marx. E non finisce qui, perché entro la fine del 2020 gli ettari vitati saranno 23.
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