L’emergenza Covid-19 non ferma il mondo della aste enoiche, che ieri a Londra, sotto il Martello di Sotheby’s, ha portato all’incanto ben 722 lotti (di vino e spirits), per la metà assegnati a collezionisti online, per un totale di 3,7 milioni di sterline, con una buona parte delle aggiudicazioni che ha superato abbondantemente le stime. Al top, due casse di Cheval Blanc 1947, considerata la migliore annata del secolo, battute a 242.000 e 229.900 sterline, ma bene hanno fatto anche i tanti fine wine italiani. A partire dal Masseto 2010, con 6 bottiglie dell’annata 2010 battute a 3.150 sterline, mentre 2 bottiglie dell’annata 2006 hanno superato le 1.000 sterline. Tra i tanti lotti spiccano le 2.000 sterline per le 12 bottiglie di Sassicaia 2006 della Tenuta San Guido, presente con moltissimi lotti di diverse annate, mentre dal Piemonte da segnalare le performance delle 6 bottiglie di Barolo Cannubi Boschis 1997 di Luciano Sandrone e della magnum di Barolo Gran Bussia Riserva 1990 di Aldo Conterno - entrambi i lotti aggiudicati a 1.000 sterline -, e ancora le 6 bottiglie di Sorì Tildin 2000 di Gaja (1.200 sterline) e le 12 bottiglie di Barbaresco 2004, ancora di Gaja, a 1.300 sterline. Tra i top lot da segnalare anche le 12 bottiglie di Bonnes Mares 1990 di Domaine Dujac (46.000 sterline), le 12 bottiglie di Petrus 1995 (19.000 sterline), le 6 magnum di Château Mouton Rothschild 1982 (14.500 sterline), le 12 bottiglie dei diversi cru dell’annata 1985 di Domaine de la Romanée-Conti (46.000 sterline) e le 12 bottiglie di Château Lafleur 1982 (78.600 sterline).
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