Sono 2.289 i ristoranti in giro per il mondo che, nel 2020, possono vantare l’Award of Excellence di “Wine Spectator”: nonostante la pandemia ed il lockdown che ha portato alla lunga chiusura dei locali, in Usa come in Europa ed in Asia, il magazine di riferimento dei wine lover d’Oltreoceano non manca all’appuntamento, segnalando gli indirizzi che meritano, per la loro lista dei vini, non necessariamente chilometrica, una visita.
Certo, la genesi dei premi non è stata la stessa di sempre, e se tra i 1.387 Best of Award Excellence (i locali con almeno 350 etichette da diversi territori) ci sono 139 nuovi indirizzi, nulla cambia tra i 100 Grand Award Winners, con il top delle tavole e delle cantine del mondo confermate in blocco dal 2019. Così, a tenere alta la bandiera del Belpaese, ci sono sei ristoranti: Carlo Cracco, col Ristorante Cracco, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, la cui carta dei vini da 2.500 esemplari è curata da Alex Bartoli, i tristellati Enoteca Pinchiorri di Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde (che si fregia del riconoscimento dal 1984) e la Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, con la sala e la cantina guidate da Marco Reitano. E ancora, La Ciau del Tornavento di Treiso dello chef stellato Maurilio Garola, La Bottega del Vino di Verona, tempio del buon bere, oggi di proprietà della Famiglie Storiche (13 griffes dell’Amarone della Valpolicella), e guidata da Luca Nicolis, ed il Poeta Contadino di Alberobello di Leonardo Marco.
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