Se l’Italia del vino ha salutato con un sospiro di sollievo il fatto che nulla sia cambiato a livello di dazi Usa, negli States, invece, resta grande in livello di allarme per quelli rimasti, al 25%, su gran parte dei vini di Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, che stanno colpendo duramente il business in America, già pesantemente penalizzato dal Covid.
“Se il Governo vuole davvero aiutare l’economia americana a recuperare dalla pandemia devono finire questa follia di dazi che uccidono il lavoro”, ha dichiarato, alla rivista “Wine Spectator”, Ben Aneff, presidente della Us Wine Trade Alliance.
Secondo un recente studio della Wine & Spirits Wholesalers of America, gli attuali dazi potrebbero costare, a fine anno, 93.000 posti di lavoro persi, 3,8 miliardi di dollari di stipendi persi e un danno complessivo di 11 miliardi di dollari per l’economia americana.
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