Valore funzionale dell’offerta (qualità dell’offerta, innovazione, qualità/prezzo), valore emozionale dell’offerta (empatia, etica), responsabilità corporativa (attraente per lavorarci, impegno ambientale, impegno sociale), fiducia nel business (buona per investimenti, esperienza): sono le dieci variabili che riflettono il profilo e la reputazione delle aziende secondo i consumatori che, insieme a social media manager, dirigenti d’azienda, giornalisti economici e analisti finanziari hanno valutato la reputazione delle aziende in Italia, attraverso l’analisi della società internazionale di company reputation e ricerche di mercato Merco.
In vetta, tra le 100 aziende con la migliore reputazione, troviamo Ferrero, brand leader del dolciario italiano, con 10.000 punti, il massimo, davanti a Ferrari e ad un altro simbolo dell’agroalimentare made in Italy come Barilla. Alla posizione n. 7 il caffè Lavazza, al n. 11 l’insegna della Gdo Esselunga, al n. 18 la multinazionale delle bibite Coca-Cola, al n. 22 Illy, re del caffè con a cuore il vino (il gruppo controlla la griffe del Brunello di Montalcino Mastrojanni, ndr). E ancora, alla posizione n. 28 l’altro big della grande distribuzione, Coop, al n. 30 il Gruppo Campari, leader mondiale degli aperitivi, alla n. 33 il colosso della birra Heineken, alla n. 37 Nestlè, alla n. 40 Conad, altro gruppo leader dei supermercati italiani, alla n. 42 Loacker, alla n. 55 la Danone, al n. 61 gli snack Mars, al n. 62 l’aceto Ponti, al n. 64 gli sciroppi Fabbri, e al n. 71 Eataly, la catena di negozi dedicati all’eccellenza alimentare del Belpaese di Oscar Farinetti.
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