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LA CURIOSITÀ

Le giovani cinesi valgono la metà del mercato on line di vino e spirits. E amano il Moscato d’Asti

A dirlo una ricerca dell'agenzia cinese Cbn Data riportata dal portale specializzato in abbinamenti tra vino italiano e cucina cinese “Zhongcanyijiu”
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Le giovani cinesi valgono la metà del mercato on line del vino. E amano il Moscato d’Asti

A detta di molti, la Cina, dopo aver subito per prima la tempesta Covid, sta ripartendo, a livello economico, sociale e di consumo. Ripartenza a cui guarda con grande interesse anche il vino italiano, che nei primi 6 mesi dell’anno, seguendo il trend complessivo, ha visto le importazioni ridursi del 30% sul 2019, e che deve riprendere la corsa. Magari, con il traino dei suoi alfieri più popolari. Come il Moscato d’Asti, che secondo una ricerca pubblicata da Cbn Data, società cinese specializzata in ricerche di mercato, è il vino più ricercato dalle giovani donne cinesi con alto potere di acquisto. Una perculiarità di non poco conto: come riporta il portale specializzato zhongcanyijiu.com.cn, il cui focus è l’abbinamento dei vini italiani alla cucina cinese, dal rapporto intitolato “Comportamenti di acquisto online dei giovani consumatori nel 2020”, emerge che che le giovani donne nate negli anni ’90 costituiscono la metà dei consumatori di bevande alcoliche online in Cina e il numero di acquirenti di sesso femminile di età inferiore ai 30 anni ha già superato i maschi nella stessa fascia di età. Tradotto in numeri, le donne di età compresa tra i 25 e i 30 anni controllano il mercato delle bevande alcoliche online in Cina, un settore che rappresenta il 30% della vendita totale di wine & spirits nel Paese. E che, più di ogni altro vino, amano, a quanto pare, il Moscato d’Asti, con la sua freschezza e aromaticità.

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