Non è certamente tra le classifiche più attese, né tra quelle capaci di regalare ad un vino l’eterna gloria. Però, in un mercato come quello Usa, se c’è un portale capace di parlare ai più giovani, a quella mitica generazione dei Millennials e ancora di più alla Z Generation: è VinePair, che ha messo in fila i 50 migliori assaggi del 2020, dando priorità alla bevibilità, al rapporto qualità/prezzo ed all’interesse suscitato dalla degustazione, oltre ovviamente, alla reperibilità sul mercato, non sempre scontata, specie se si parla di piccolo produttori extra Usa. Il risultato, è una “The 50 Best Wines of 2020” in cui trova tanto spazio il vino italiano, con la Sicilia (e l’Etna) in primo piano. A partire dal gradino più basso del podio, dove si arrampica l’Etna Bianco Giovanni Rosso 2018, dietro al greco Alpha Estate Vieilles Vignes Single Block Reserve Xinomavro 2016 e all’americano Ankida Ridge Vineyards Pinot Noir 2017.
Scorrendo le posizioni, occupate tutte da vini sotto i 100 dollari, con una grandissima varietà di territori e denominazioni rappresentate, del Belpaese come di Francia, Spagna e Stati Uniti, alla n. 4 il Frappato di Vittoria 2018 di Planeta, una delle griffe più rappresentative della Sicilia enoica, alla n. 9 l’Etna Rosso 2017 di Tornatore, alla posizione n. 11 il Rosso di Valtellina 2017 di Ar.Pe.Pe., alla n. 13. il Lambrusco Rosato Ca del Vento, alla n. 21 il Friulano 2018 di Livio Felluga, alla n. 23 il Rosso Veneto Igt 2016 Bradisismo di Inama. E ancora, alla posizione n. 28, il Ferrari Brut, simbolo delle bollicine del Trentodoc in Italia e nel mondo, alla n. 34 il Cerasuolo di Vittoria 2015 di Valle dell’Acate, alla n. 44 il Riff Pinot Grigio 2019di Alois Lageder e alla posizione n. 48 il Maté 2019 di Sottimano.
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